Che impresa di Tadej Pogaĉar nell’ottava tappa del Tour de France, la prima di alta montagna. Il campione sloveno ha disperso gli avversari per la maglia gialla finale attaccando sul col de Romme, a circa trenta chilometri dall’arrivo. Carapaz ha provato a reagire, ma è stato costretto poi ad arrendersi dalla superiorità imbarazzante del fuoriclasse della UAE Emirates, che ha scavato vantaggi enormi. La vittoria di tappa è andata a Dylan Teuns, protagonista di una fuga da lontano, ma la copertina di questa giornata è stata tutta per Pogaĉar, che si è preso la maglia gialla e sembra aver già messo al sicuro la strada che lo porterà al secondo trionfo a Parigi.

Tour, subito in ritardo Thomas e Roglic

Anche in questa prima tappa alpina, l’ottava del Tour de France con le salite al col de Romme e al col de la Colombiere prima dell’arrivo a Le Grand Bornard, la corsa è partita a tutta velocità e con una lunga serie di tentativi di fuga. La bagarre iniziale, sotto una pioggia che ha accompagnato i corridori per buona parte della corsa, ha subito scoperto le difficoltà di Geraint Thomas e Primoz Roglic, entrambi acciaccati dopo le cadute dei primi giorni. I due campioni che alla vigilia dovevano essere i veri rivali di Pogaĉar per la vittoria finale, sono rimasti ben presto attardati, uscendo così dai giochi per la classifica generale.

La corsa è rimasta molto battagliata per tutta la prima parte, e solo verso metà percorso si è delineata la fuga di una quindicina di uomini che ha poi portato al successo Dylan Teuns. Insieme al belga si sono inseriti tra gli altri anche Mattia Cattaneo, Nairo Quintana, Simon Yates, Soren Kragh Andersen, Wout Poels, Michael Woods e Guillaume Martin.

Pogaĉar, un gigante

La UAE di Tadej Pogaĉar ha preso il comando del gruppo e già sulla penultima salita, il Col de Romme, la corsa ha vissuto il suo momento decisivo. In testa è rimasto da solo Michael Woods, con i resti della fuga sparpagliati al suo inseguimento. In gruppo la UAE ha dato una forte accelerata con Davide Formolo.

La maglia gialla Mathieu Van der Poel ha ceduto come previsto, ma anche Wout van Aert è rimasto staccato, così come Miguel Angel Lopez, grande delusione di questa prima settimana di corsa. Formolo ha tirato a gran ritmo per metà salita, poi si è fatto da parte e Pogaĉar non si è fatto pregare per partire con decisione all’attacco nonostante i trenta chilometri ancora da pedalare per raggiungere l’arrivo.

Il fuoriclasse sloveno ha dimostrato di avere una superiorità tale su tutti gli altri da poter portare a termine con relativa facilità una vera e propria impresa.

Richard Carapaz ha accettato la sfida resistendo al primo attacco di Pogaĉar, ma quando lo sloveno ha accelerato di nuovo lo scalatore della Ineos ha dovuto cedere ed è andato incontro ad un finale di tappa davvero difficile.

L’azione di Pogaĉar è stata sontuosa e già allo scollinamento del Col de Romme Carapaz ha dovuto contare più di un minuto di ritardo, con tutti gli altri ancora più indietro.

Sulla Colombiere, ultima salita della tappa, il campione in carica è andato a raggiungere e scavalcare quasi tutti i fuggitivi con una cavalcata impressionante. In testa Woods è stato ripreso e superato da Dylan Teuns, salito in maniera più oculata. Il belga è riuscito a scollinare la Colombiere con una manciata di secondi di vantaggio sullo scatenato Pogaĉar, che poi nella discesa finale ha tirato un po’ i remi in barca.

Teuns è così andato a vincere a Le Grand Bornard, regalando il secondo successo di fila alla Bahrain Victorius, che sta vivendo una stagione davvero magica.

Il trionfatore della giornata è stato però Tadej Pogaĉar: il campione in carica ha lasciato attoniti e incapaci di reagire gli avversari. Già dopo la prima tappa di montagna il leader della UAE ha accumulato dei vantaggi che raramente nel Ciclismo moderno si sono visti al termine di un’intera corsa di tre settimane. Pogaĉar ha chiuso la tappa con Izagirre e Woods, a 49’’. I primi avversari sono arrivati a 4’09’’, in un gruppetto che ha raggiunto un esausto Carapaz e comprendente anche Enric Mas, Jonas Vingegaard, Alexey Lutsenko, David Gaudu, Wilco Kelderman e Rigoberto Uran.

Van Aert, dopo aver pedalato sempre da solo dal col de Romme in poi, ha chiuso a 5’45’’, una dimostrazione che i grandi giri non sono ancora alla portata del Campione del Belgio.

Nibali si è staccato presto ed ha chiuso la tappa a 21’, ma avrà altre occasioni per cercare un successo di giornata. Insieme a lui sono arrivati anche il deludente Lopez e Van der Poel, che ha chiuso così la sua esaltante settimana in maglia gialla. Anche Alaphilippe è uscito di scena perdendo ben 19’.

La nuova classifica vede Tadej Pogaĉar padrone assoluto del Tour de France, con distacchi tali da pensare che ormai si corra per il secondo posto. Lo sloveno guida con 1’48’’ su Van Aert, 4’38’’ su Lutsenko, 4’46’’ su Uran, 5’ su Vingegaard e 5’01’’ su Carapaz.