Tra i ciclisti italiani più importanti degli ultimi anni vi è stato Paolo Bettini, tra i professionisti più vittoriosi nei primi anni del 2000. In particolare, nel corso degli anni è riuscito a vincere numerosi trofei importanti, tra cui l'Olimpiade di Atene 2004 e il doppio Mondiale nel 2006 e nel 2007.
Dopo l'esperienza da ciclista, Bettini ha provato anche la carriera di dirigente e di commissario tecnico della nazionale. Intervistato da Oa Sport, l'ex ciclista azzurro ha commentato lo stato attuale del Ciclismo italiano, sottolineando in particolare il fatto che, secondo lui, i giovani ciclisti di oggi hanno "poca fame".
'I giovani di oggi vivono senza obiettivi: vivono e basta'
Bettini, in particolare, ha voluto sottolineare come l'atteggiamento dei giovani ciclisti italiani sarebbe oggi contraddistinto da una minor "grinta" e "voglia" e "meno fame", spiegando: "I giovani di oggi si perdono facilmente, quasi vivono senza obiettivi. Vivono e basta".
Tra le cause di questo atteggiamento, secondo Paolo, vi sarebbe anche la figura dei procuratori; secondo l'ex corridore, infatti, questi oggi si comportano con i propri assistiti quasi come se fossero dei "badanti".
Ciò fa sì che i ragazzi "abbiano sempre bisogno di qualcuno a fianco pronto a dare certezze". Un eccesso di protezione, dunque, che impedisce ai giovani di sbagliare e di prendere le porte in faccia.
Cose, queste, che per Bennati sono "fondamentali" nel percorso di crescita di ognuno. Da qui la tendenza a "crollare psicologicamente" non appena emergono i primi problemi che vanno a spezzare la 'comfort zone'.
'Quando ero commissario tecnico dovetti lasciare a casa Bennati'
Per quanto riguarda lo stato attuale della federazione, Bettini ha affermato di credere nel nuovo commissario tecnico: "Daniele è pacato ed educato, credo in lui: è diplomatico e questo lo potrebbe aiutare".
L'ex allenatore ha poi definito il ruolo istituzionale come "non semplice", in quanto richiede la capacità di riuscire a riflettere "senza farsi influenzare dal tipo di rapporto che si ha con il corridore". L'ex corridore ha poi proseguito, raccontando un aneddoto: quando rivestiva il ruolo di commissario tecnico, infatti, capitò di doverlo lasciare a casa.
Per questo nacquero delle "incomprensioni" tra Bettini e Bennati.
Infine, Bettini ha parlato anche di due dei ciclisti italiani che più lasciano ben sperare per il futuro: Lorenzo Fortunato e Giulio Ciccone, definiti come dei "buoni corridori". Nonostante questo, per Bettini la prospettiva futura è quella di correre per ottenere "una buona classifica", ammettendo di non vederli come possibili vincitori di grandi Giri.