Dopo nove tappe che hanno regalato momenti di spettacolo stellare e di grande ciclismo, il Tour de France si concede oggi un giorno di riposo. La pausa ha dato anche l'occasione di rivedere e analizzare quanto successo nella prima parte della corsa, che vede già Tadej Pogačar lanciatissimo verso la terza vittoria consecutiva. Il fuoriclasse sloveno ha imposto subito la legge del più forte, attorniato da una squadra che ha un po' faticato nella tappa del pavè ma che si è dimostrata fortissima in montagna. Pogačar ha vinto già due tappe, a Longwy e nell'arrivo in salita di Planche des Belles Filles.

Il corridore della UAE non ha fatto sconti agli avversari, andando con tutta la voglia possibile a caccia dei successi di tappa.

Pogacar, già due tappe e la maglia gialla

Questa voglia di vincere e di non lasciare niente agli avversari è emersa soprattutto nella tappa di Planche des Belles Filles. Già in maglia gialla e con la vittoria di Longwy arrivata appena 24 ore prima, Pogačar ha reagito con veemenza allo scatto finale di Jonas Vingegaard, che sembrava poter andare a conquistare il successo. Lo sloveno ha dovuto raschiare ogni energia possibile per sorpassare il danese della Jumbo Visma e vincere anche questa tappa. La sua insistenza e determinazione nel volersi prendere ogni traguardo, nonostante la maglia gialla, e senza concedere neanche uno scampolo di gloria agli altri, ha suscitato le più svariate reazioni.

Molti hanno apprezzato la voglia di vincere e di dimostrarsi sempre il più forte di Pogačar, altri ritengono invece che questo atteggiamento da cannibale sia esagerato e che potrebbe ritorcersi contro di lui in futuro. Bradley Wiggins, vincitore del Tour de France 2012, cinque volte Campione olimpico e attualmente opinionista di Eurosport, fa parte del secondo gruppo.

Wiggins: 'Il ciclismo è davvero cambiato'

"Non ci sono più regali nel ciclismo" ha commentato Wiggins su Eurosport, ricordando che in passato chi indossava la maglia gialla lasciava le vittorie di tappa agli altri corridori, per una legge non scritta del ciclismo che ora è stata di fatto cancellata. "C'era come un accordo tra gentiluomini, la maglia gialla non faceva la volata per cercare di vincere la tappa.

Era un modo per non essere troppo avidi, ma il ciclismo ora è davvero cambiato, non ci si accontenta più" ha aggiunto l'ex campione della Sky.

Wiggins ha messo in guardia Tadej Pogačar sui rischi che corre continuando in questo suo atteggiamento cannibalesco. "Se continua così anno dopo anno, le persone vorranno vederlo perdere. Ci sarà antipatia per lui. Questa è la mia unica preoccupazione per lui. È una cosa naturale per le persone che sono dominanti e che si prendono fino all'ultima briciola di successo" ha dichiarato Bradley Wiggins.