L'emendamento, presentato dalla Lega Nord il partito del Vicepremier e Ministro dell'interno Matteo Salvini, è stato ritenuto ammissibile dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. Di conseguenza, verrà votato dal Parlamento in questi giorni e, se approvato, ridurrà gli adempimenti fiscali a carico dei cittadini - contribuenti. Infatti, l'emendamento in questione prevede l'accorpamento in un'unica imposta di Imu e Tasi. Senza che questa modifica comporti degli ulteriori rincari per i contribuenti.

I dettagli dell'emendamento leghista

L'emendamento che renderebbe possibile l'accorpamento dei due tributi è stato sottoscritto da tutti i deputati leghisti presenti all'interno della Commissione Bilancio della Camera.

Il primo firmatario è il deputato Alberto Gusmeroli, classe 1961, già Sindaco di Arona ed esperto di Revisione degli Enti Locali e di Contabilità Pubblica, secondo quanto riportato sul suo sito web. Secondo quanto riporta il quotidiano economico "Italia Oggi" l'emendamento presentato dall'Onorevole Gusmeroli non dovrebbe contenere alcun tipo di onere aggiuntivo per i contribuenti. Di conseguenza, non vi sarebbero neanche vantaggi di alcun genere per le casse dello Stato. Sarebbe stata introdotta, infatti, una cosiddetta clausola di invarianza che dovrebbe garantire che si continueranno a pagare gli stessi importi dati dalla sommatoria tra le attuali Imu e Tasi.

Come dovrebbe essere strutturato il nuovo tributo

Secondo quanto contenuto nel testo dell'emendamento leghista la nuova imposta avrà un'aliquota massima, fissata a discrezione dei singoli Comuni, dell'11,40%. L'emendamento, d'altra parte, stabilisce un'aliquota minima dello 0,4%. Ma, anche in questo caso, i singoli Comuni in sede di delibera possono decidere di abbassarla o alzarla ulteriormente nel limite di un range di 0,2 punti.

Quindi, a seconda del Comune di residenza ci si potrebbe trovare con un'aliquota base dello 0,2% o dello 0,6%. In sede di prima applicazione verranno applicate aliquote e detrazioni in vigore nell'anno precedente per Imu e Tasi. Inoltre dovrebbero essere direttamente i Comuni a fornire ai propri cittadini - contribuenti tutta la modulistica necessaria per il corretto adempimento dei loro obblighi fiscali.

Tali modelli di pagamento dovrebbero essere anche precompilati a cura della Pubblica Amministrazione comunale.

Definizione agevolata anche per Imu e Tasi

Un'altro emendamento leghista, a cui il Governo M5S - Lega guidato da Giuseppe Conte avrebbe dato parere favorevole riguarda la possibilità di usufruire della Definizione Agevolata, la cosiddetta rottamazione giunta alla terza edizione, anche per le cartelle esattoriali relative ad Imu e Tasi per gli anni dal 2000 al 2017. In questo caso, però, trattandosi di imposte che incidono direttamente sui bilanci dei Comuni, la decisione finale sul consentire o meno la rottamazione delle cartelle sarebbe rimessa direttamente agli Enti Locali interessati.