Prima dell'inizio della 13esima giornata di campionato, che avrà luogo domani - alla Dacia Arena - con Udinese-Roma, possiamo tirare le somme sull'impatto generato dai nuovi acquisti del Calciomercato estivo in termini di risultati sportivi.
Tanti sono stati gli infortuni che hanno ridotto ai minimi termini le risorse dei top coach di Serie A. Abbiamo dunque deciso di analizzare gli acquisti delle principali squadre del nostro campionato, in virtù delle presenze e delle prestazioni sin qui collezionate.
Juventus, CR7 e Cancelo top
La squadra bianconera ha avuto il merito di regalare all'intero movimento calcistico italiano uno dei giocatori più vincenti dell'ultimo decennio, il talento portoghese, ex blanco, Cristiano Ronaldo.
Hanno sempre parlato i numeri per lui: oggi nulla è cambiato. 12 presenze, 8 gol e 6 assist (un gol ogni 135 minuti). Voto: 8.
Una Juventus che parla sempre più portoghese: il giocatore che ha impressionato più di chiunque in termini di prestazioni è Joao Cancelo, attualmente uno dei più forti d'Europa sull'out basso di destra. Voto: 8.
Impatto nullo per il giovane Kean e per Leonardo Spinazzola. Il talento dell'under 21 italiana, messosi in luce recentemente anche con la Nazionale maggiore all'esordio, ha trovato pochissimo spazio a causa di un'importante concorrenza in attacco. Un giovane che meriterebbe una piazza minore per esprimere con continuità il proprio potenziale. Il terzino ex Atalanta è rimasto ai box a causa di un infortunio che gli ha persino negato il debutto in campionato con la maglia bianconera.
Sin qui una sola presenza, con la Juventus Primavera.
Incidenza appena sufficiente per il portiere italiano Mattia Perin, vice-Sczcesny, e il centrocampista ex Liverpool, Emre Can, infortunato, che ha collezionato 8 presenze, condite da prestazioni non eccezionali, più 1 gol all'attivo.
Napoli franco-andaluso
È il talento dell'Andalusia il vero craque della Serie A: Fabiàn Ruiz Peña, più conosciuto come Fabiàn.
Voluto da Davide Ancelotti, vice allenatore del Napoli rimasto abbagliato dalle prestazioni sportive messe in luce in terra iberico-punica dal tuttocampista ex Betis, Fabiàn è la vera punta di diamante del calciomercato partenopeo. Fisicità, personalità e presenza in zona gol. Voto: 8.
La forza della società di Aurelio De Laurentiis, da sempre, è quella di scovare giocatori poco conosciuti, ma di indiscusso talento.
Dribbla, si sovrappone, crossa, contrasta: è Kevin Malcuit, terzino destro francese di origini marocchine. Un esterno basso che, migliorando in fase difensiva, potrà far vacillare in termini di scelte il Maestro del turnover, Carlo Ancelotti. Voto: 7.
In gran spolvero il portiere colombiano ex Arsenal, vice-Szczesny prima e secondo di Cech, che sarebbe diventato terzo portiere della squadra di Emery. Approdando al Napoli, David Ospina ha dimostrato ex post che forse qualche errore di valutazione in passato lo ha commesso per la propria carriera. Voto: 7.
Appena sufficiente l'impatto di Simone Verdi, che ha collezionato un bassissimo minutaggio in virtù di continui infortuni muscolari e tendinei, e un 6,5 per Orestis Karnezis: dopo un inizio incerto, positiva è stata la sua incidenza in campionato.
Nulla si può dire del grande atteso Alex Meret, il talento italiano più promettente tra i pali fermato da un infortunio traumatico che gli ha fatto saltare tutta la preparazione pre-campionato.
Roma in attesa di Pastore
Lo stravolgimento della rosa questa estate per opera del ds Monchi ha fatto saltare i piani tattici di Di Francesco, costretto a cambiare sistema di gioco in corso di stagione. Le cessioni dei vari Nainggolan, Strootman hanno inizialmente tolto equilibrio ad una formazione reduce da una stagione brillante in Italia e in Europa, ma la continua crescita dei nuovi acquisti sta pian piano dando i suoi frutti.
Valutiamo l'impatto avuto sin qui dai nuovi arrivi. Steven Nzonzi, dopo un inizio disastroso, è stato l'uomo-chiave in mediana: perfetta l'intesa con Daniele De Rossi, ora infortunato.
Voto: 6,5. Medesima valutazione per il terzino reduce da un finale tremendo di stagione con l'Inter di Luciano Spalletti, Davide Santon, e per Robin Olsen, l'uomo che ha avuto l'arduo compito di sostituire l'attuale numero 1 al mondo tra i pali.
Imprevedibilità, velocità, rapidità: una spina nel fianco per qualunque difesa avversaria. Gli appena 280 minuti collezionati in campionato, pur essendo un giocatore dall'indiscusso talento, non possono che indurre ad una valutazione ampiamente sufficiente ma ben al di sotto del suo vero potenziale. Voto: 7.
Appena sufficiente, ma con grandi margini di crescita, è l'incidenza dell'ex centrocampista di Gasperini, Bryan Cristante. Non valutabile nella stagione in corso Nicolò Zaniolo, che ha trovato poco spazio e tanta concorrenza tra le fila giallorosse: appena 101 minuti in campionato, nonostante una parziale dimostrazione di fiducia da parte del tecnico, il quale lo ha fatto esordire titolare contro la formazione di Valverde in Champions League.
Si contatti "Chi l'ha visto?" per Marcano, Coric e Bianda.
Deludente l'impatto di Javier Pastore, per una condizione atletica mai ottimale. Ora è bloccato in infermeria a causa di un infortunio muscolare. Il suo rientro potrà condizionare notevolmente il percorso della Roma in campionato nel girone di ritorno.
Inter, regina dei parametri zero
Gli uomini che hanno sin qui confermato ogni aspettativa sono stati coloro che hanno lasciato le precedenti esperienze svincolandosi a parametro zero. Ottimo l'impatto di Stephan De Vrij. Il difensore olandese ha lasciato alle spalle l'errore di fine campionato che ha condannato i biancocelesti all'Europa League e si è fatto trovare immediatamente pronto per la nuova esperienza calcistica dalle tinte neroazzurre.
Voto: 7,5.
Stesso voto per Politano, che con prestazioni importanti ha subito conquistato la fiducia del mister facendosi trovare pronto per una piazza esigente come quella interista.
Abbastanza positive le prestazioni di Asamoah, pedina necessaria sull'out di sinistra da almeno due anni. Voto 6,5. Radja Nainggolan, il cui potenziale non può ritenere ancora soddisfatto Luciano Spalletti per quanto mostrato in campo negli anni scorsi, può e deve fare di più per la sua Inter. Voto: 7.
Insufficiente sin qui Keita Balde, nelle poche opportunità ottenute dal tecnico toscano. Non valutabile, invece, il talento argentino, Lautaro Martinez, chiuso da un irrinunciabile Maurito Icardi, anche se la coesistenza potrebbe risultare possibile tatticamente.
Sfortunato, con i suoi 365 minuti in campionato, Sime Vrsaljko, che ha rimediato problemi all'articolazione del ginocchio, ma non ha certamente brillato se non per un assist all'ottava giornata di campionato contro la Spal.