Quest'estate la Juventus, oltre a Cristiano Ronaldo, ha investito un bel po' di soldi sul talento portoghese Joao Cancelo. Il terzino, prelevato dal Valencia per 40 milioni di euro, si è ambientato in fretta a Torino perché già conosceva la Serie A in quanto era reduce dall'esperienza in prestito all'Inter. Massimiliano Allegri non ha neanche dovuto attendere la consueta fase di ambientamento anche se il giocatore, esplosivo nella fase d'attacco, deve migliorare nell’interdizione. A detta di molti Joao ha tutti i numeri per diventare uno dei migliori terzini al mondo.

A sei mesi dal suo sbarco sul pianeta bianconero Cancelo in un'intervista rilasciata al quotidiano portoghese A Bola ha fatto un bilancio su questa prima fase della stagione. Ciò che ha colpito maggiormente il portoghese è l'umiltà dei campioni bianconeri che si allenano con abnegazione anche perché la cultura del lavoro e del sacrificio è insita nel DNA juventino. Non a caso la frase che imperversa durante gli allenamenti è: "Corri e lavora in silenzio!". L'intervistato ha sottolineato che nessun giocatore si esime dallo svolgere il proprio dovere.

L'esempio di Cristiano Ronaldo

Cancelo ritiene il connazionale Cristiano Ronaldo un esempio per tutti perché, nonostante abbia la bacheca piena di trofei collettivi e individuali, lavora come se fosse alle prime armi.

Nonostante l'età, ha lo spirito e le energie di un calciatore con dieci anni in meno: "Ha 34 anni, ma sembra che abbia la mia età" - ha affermato il terzino bianconero. L'esempio di CR7 aiuta i giovani a superare le difficoltà e lui che adesso ha la fortuna di poter passare più tempo con l'ex Real Madrid ha compreso che, oltre ad essere il campione che tutti conoscono in campo, è anche una persona molto umile.

Joao Cancelo, cresciuto nelle giovanili del Benfica, ha un solo rammarico che è quello di aver disputato soltanto due gare in Primeira Liga. Inoltre avrebbe voluto giocare delle partite presso l’Estádio da Luz fortino delle “Águias”. Fortunatamente ha potuto sentire il calore dello stadio portoghese quando ha giocato con la Seleção contro l'Italia.

L'affetto del pubblico di casa rende i giocatori più forti. Il cursore destro, che si adatta anche a sinistra, è ritornato da poco a disposizione del "conte Max" a causa di un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto ai box per circa sei settimane. Adesso sta giocando meno perché, con l'assenza di Bonucci e Chiellini, la squadra ha bisogno di maggiore equilibrio per cui Allegri gli preferisce Mattia De Sciglio.