Pavel Nedved, ex giocatore e bandiera della Juventus attualmente vicepresidente, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano britannico "The Daily Telegraph". Gli argomenti principali della testimonianza riguardano: il modo di vedere la vita, i suoi valori e quelli della società di cui fa parte, il rapporto con i tifosi e il sogno Champions ancora da realizzare.

I valori di Pavel e della Juve

La principale caratteristica dell'ex centrocampista è il senso di responsabilità, infatti in qualunque campo cerca di dare il meglio di sé perché lui dagli altri ha ricevuto molto: "Ho la responsabilità di non deludere nessuno".

Da calciatore aveva meno incombenze perché doveva solamente dare il massimo in campo, ora da dirigente gli oneri sono maggiori. Il ceco è stato fedele alla Vecchia Signora anche in quel periodo buio in cui la squadra è piombata nell'inferno della Serie B. La sua scelta e quella di molti altri suoi compagni di rimanere non è stato un sacrificio, ma piuttosto una necessità di restituire in parte ciò che il club aveva dato loro in precedenza. Se tutti avessero deciso di lasciare la Juve sarebbe stato un disastro. L'intervistato è sempre stato intrigato dalla Premier League ed apprezzava molto Sir Alex Ferguson, allenatore del Manchester United. Il suo agente, Mino Raiola, ha ricevuto anche delle offerte da parte dei Red Devils, ma lui le ha declinate per il grande senso di responsabilità che è parte integrante del suo DNA.

Nedved ancora oggi è amatissimo dai tifosi e la spiegazione di ciò affonda le radici nel suo modo di vedere il calcio. Per il Pallone d'Oro solo con il duro lavoro e con sacrificio si possono raggiungere grandi risultati. Nella sua vita non ha rimpianti perché ha cercato sempre di migliorarsi e dare il massimo. Questo modo di agire lo ha premiato, infatti i risultati sono stati migliori delle aspettative.

Da vicepresidente, sui generis qual è, ama il contatto quotidiano con lo staff tecnico, l'allenatore e i giocatori. L'esperienza diretta sul campo lo aiuta molto nel suo lavoro.

Il punto su Ronaldo e la Champions

L'arrivo di Cristiano Ronaldo ha inciso ulteriormente sulla mentalità già vincente del gruppo dandogli maggiore fiducia nei propri mezzi.

Conoscendo CR7 come persona ne è rimasto piacevolmente impressionato perché è un giocatore con una mentalità perfetta per la Vecchia Signora. Simeone, allenatore dell'Atlético Madrid, prossimo avversario dei bianconeri in Champions, è molto professionale ed anche quando giocava (sono stati compagni di squadra alla Lazio) era determinato e difficile da battere. I colchoneros riflettono la sua personalità. L'ultima battuta riguarda il sogno dell'intervistato è quello di conquistare la coppa dalle grandi orecchie sfuggitagli da giocatore: "La Champions League? Mi renderebbe sicuramente estremamente felice. E allora, allora potrei riposare in pace".