La conquista dei quarti di finale di Champions League in rimonta della Juventus ha destato scalpore, e le cronache sportive ancora ne parlano con grande enfasi dopo le pesanti critiche che squadra e allenatore avevano dovuto sopportare al termine dell'ottavo d'andata.

Tra i giornalisti che sono ritornati sull'argomento c'è anche Michele Criscitiello che, nel suo editoriale per "TuttoMercatoWeb", ha fatto il punto della situazione non solo sulla Juventus ma anche sull'Inter, mettendo a confronto i rispettivi tecnici, Allegri e Spalletti.

Toscani a confronto

La riflessione del direttore di Sportitalia parte dal confronto tra Massimiliano Allegri e Luciano Spalletti, accomunati dalle origini toscane ma totalmente diversi caratterialmente. I toscani - secondo Criscitiello - si dividono in quelli che lavorano e non cercano alibi, e in quelli che invece accampano scuse per lavarsi la coscienza. Il tecnico bianconero appartiene alla prima categoria, mentre quello nerazzurro farebbe parte della seconda. Il "conte Max", dopo la debacle del Wanda Metropolitano, consapevole del rischio di eliminazione dalla Champions ha lavorato sodo, e per concentrarsi ha disattivato i suoi profili social, sui quali erano piovute delle pesanti ingiurie che avrebbero rischiato di minare il suo amor proprio.

La determinazione dell'allenatore livornese si è vista all'Allianz Stadium, dove una formazione costruita perfettamente ha rispedito l'Atletico Madrid e il suo allenatore Simeone a casa: "Allegri sembrava un leone e Simeone è tornato a Madrid da agnellino", questo il punto di vista del giornalista campano su quanto accaduto il 12 marzo.

Tutti si aspettavano una reazione dei bianconeri, ma la cattiveria agonistica mostrata da Cristiano Ronaldo e compagni era difficile da ipotizzare. Molti hanno pensato che ormai per la Juve fosse tutto finito: "Avevamo preparato il funerale alla Vecchia Signora. Erano pronti fiori e discorsi. Invece la Nonnina non si è presentata".

Ora, per i quarti di finale di Champions League, "Madama" dovrà vedersela con l'Ajax, ma se continuerà ad avere la stessa determinazione mostrata con i colchoneros non ce ne sarà per nessuno.

Le chiacchiere di Spalletti

Alla concretezza di Allegri, Criscitiello ha contrapposto le "chiacchiere" di Spalletti. L'Inter, pur dotata di un buon organico, è già tagliata fuori dalla lotta scudetto, dalla Coppa Italia e dall'Europa League, ed il suo approdo fra le prime quattro della Serie A è ancora in bilico. Il giornalista di Avellino ritiene che il tecnico di Certaldo attribuisca i suoi insuccessi una volta a Marotta, un'altra a Icardi e poi a Keita, ma mai a se stesso. Spesso, infatti, l'ex allenatore della Roma indica alla società di muoversi in un certo modo, ma non sarebbe più proficuo lavorare sul campo con la squadra e lasciare fare alla dirigenza i compiti che le spettano?

Il problema principale dell'Inter, stando alla riflessione del direttore di Sportitalia, è il presidente che non sembra idoneo - forse per la giovane età - a condurre la squadra al salto di qualità, e così inevitabilmente i casi Nainggolan e Icardi prendono il sopravvento. Per questo motivo, per Criscitiello è facile affermare: "Spalletti parla, Allegri fa i fatti".