In estate la Juventus ha ingaggiato Adrien Rabiot con la formula del parametro zero. Nei piani della dirigenza il francese doveva essere uno dei titolarissimi, tanto che si vociferava la cessione di Blaise Matuidi e Sami Khedira, ma fino a questo momento è stato solo la riserva di entrambi. Maurizio Sarri tutt'oggi ritiene l'ex PSG un giocatore importante per il proseguo della stagione e in una sua uscita per la stampa, di due settimane fa, ha spiegato il motivo per cui il numero 25 bianconero è stato poco utilizzato in queste settimane. Il centrocampista durante la preparazione estiva ha lavorato molto per fare bene e per recuperare da una stagione con poca attività agonistica.

Poi, come ha spiegato l'ex allenatore del Napoli, è arrivato un crollo fisiologico: "È partito con l'acceleratore al massimo e questo si paga. Infatti proprio quando stava per iniziare il campionato ha avuto un brusco calo atletico". Il peggioramento della condizione ha avuto pesanti contraccolpi anche sul piano psicologico, ma ciò non preoccupa il tecnico di Valdarno in quanto per lui sarebbe soltanto una questione di tempo prima di rivedere il miglior Rabiot: "È un grande campione e avrà modo di dimostrarlo".

Il piano di Sarri

Secondo Tuttosport, Sarri dunque non è per nulla preoccupato perché conosce la situazione pregressa del giocatore che è rimasto fino a gennaio ai margini del PSG e da lì in poi è stato relegato fuori rosa e costretto ad allenarsi a parte.

Con poche partite sulle gambe poi s'impiega molto di più a recuperare il ritmo gara. L'allenatore bianconero conosce bene queste dinamiche per cui l'ha tenuto spesso in panchina, perché gettarlo nella mischia in queste condizioni sarebbe ancora più deleterio soprattutto sul piano mentale e ne ha avuto conferma nelle partite in cui ha giocato.

Il calciatore, negli scampoli di gara a lui concessi, è apparso lento e poco a suo agio, con conseguenti critiche che non hanno giovato alla sua condizione psicologica. In questi giorni Rabiot, approfittando della pausa per le nazionali, sta lavorando a stretto contatto con il tecnico, il quale ha in mente per lui il rilancio proprio in quest'altra tranche di campionato prima della terza pausa.

Nei piani di Sarri il transalpino è visto come il vice di Matuidi, ma potrebbe fare anche quello di Sami Khedira, sfruttando la sua tecnica e la sua capacità d'inserimento, oltre che la precisione e la potenza nei tiri da fuori area. Complice la convocazione di Matuidi in Nazionale, Rabiot potrebbe trovare spazio con il Bologna. Sarri comunque non sembrerebbe avere fretta, ma in questo mini ciclo di sette partite dovrebbe concedere al numero 25 bianconero sempre più spazio di gioco.