La dirigenza della Juventus, per facilitare il lavoro del nuovo tecnico Maurizio Sarri, durante la scorsa sessione estiva di calciomercato ha acquistato ben sette calciatori tra i quali c'è anche Adrien Rabiot, arrivato a parametro zero. Nei piani iniziali della dirigenza l'ex PSG avrebbe dovuto essere uno dei titolari, perché era visto come colui che poteva portare fluidità di palleggio, aspetto molto importante nel sistema di gioco del nuovo tecnico bianconero.

Con l'arrivo di Rabiot e Ramsey, il centrocampo era diventato affollato, per cui Matuidi ed Emre Can erano stati inseriti nella lista dei partenti.

Alla fine però entrambi sono rimasti, anche se il tedesco è finito fuori dalla lista Champions League, mentre Matuidi invece è riuscito a cambiare i piani iniziali di Sarri diventando una pedina inamovibile. Al tempo stesso invece il connazionale Rabiot sta vivendo un inizio di stagione difficile, infatti è stato impiegato da titolare soltanto contro Brescia e Spal e le sue prestazioni sono apparse piuttosto scialbe. Matuidi nel ruolo di mezzala sinistra è invece apparso agli occhi di Sarri il perfetto guardaspalle di Cristiano Ronaldo, che con lui può muoversi più liberamente senza che la squadra perda equilibrio.

Di tutto questo parla proprio in queste ore anche il quotidiano "La Gazzetta dello Sport".

Amicizia e rivalità

I due centrocampisti francesi hanno iniziato la loro storia di amicizia e rivalità fin dal 2012, quando un giovanissimo Rabiot, voluto al Psg da Carlo Ancelotti, chiese di essere ceduto in prestito al Tolosa perché chiuso da Matuidi. La situazione si ribaltò con l'avvento sulla panchina dei parigini di Blanc, infatti in quel periodo il futuro numero 25 bianconero cominciò a ritagliarsi il suo spazio per poi prendersi definitivamente il ruolo da protagonista durante la gestione Emery, il quale "scaricò" definitivamente Matuidi che appunto approdò alla Juventus, diventando immediatamente uno dei preferiti di Massimiliano Allegri.

Dopo un anno d'idillio tra Emery e Rabiot si è però verificata la crisi, a causa delle lamentele della madre agente del giocatore che non vedeva bene il figlio nel ruolo di regista.

La decisione del centrocampista di non rinnovare il contratto gli valse il depennamento dalla prima squadra. Costretto ad allenarsi con le riserve, ancora oggi Rabiot starebbe pagando i sei lunghi mesi di inattività agonistica, anche se ora alla Juventus avrebbe modo e tempo di recuperare.

Matuidi l'indispensabile

Ultimamente Matuidi ha parlato del momento vissuto in estate quando i rumors di mercato lo vedevano lontano da Torino. Il transalpino ha assicurato di pensare soltanto a lavorare sodo per dare il meglio in campo. Dopo l'insediamento di Sarri, comunque Matuidi ha percepito soltanto fiducia nei suoi confronti sia da parte dell'allenatore che della dirigenza: "Fin dal primo giorno ho sentito la fiducia di dirigenza e allenatore".

In quest'ultimo periodo, complici gli infortuni che hanno falcidiato i protagonisti delle fasce Mattia De Sciglio e Danilo Luiz, Matuidi ha accettato di giocare contro la Spal anche come terzino sinistro. Il tutto con risultati soddisfacenti, confermando così la sua duttilità, dote alla quale difficilmente hanno rinunciato gli allenatori che ha incontrato nella sua carriera.