Scuola e violenza giovanile: un pericoloso connubio che sta prendendo sempre più piede come dimostrano gli ultimi fatti di cronaca che non fanno altro che dimostrare quanto il duro mestiere dell'insegnante debba fare i conti con una realtà che mette persino in discussione la propria incolumità fisica. Secondo quanto riportato nel numero odierno del quotidiano 'Repubblica', la scuola si sta trasformando in un ring, dove spesso al centro del quadrato ci sono i professori, costretti a difendersi dalle offese, dalle intimidazioni e, talvolta, persino dalle minacce fisiche.
Violenza a scuola: Modena, calcio alla schiena al professore
Il caso più recente è accaduto a Modena, dove in un istituto professionale, uno studente ha cominciato ad attirare l'attenzione dei compagni con pernacchie, rumori ed applausi, naturalmente appoggiato dai coetanei attraverso sghignazzamenti e incitamenti. Ad un certo punto il ragazzo si alza e allunga un calcio, diretto alla schiena dell'insegnante: quest'ultimo si volta e reagisce mettendo le mani al collo dello studente ma soprattutto per allontanarlo. Il resto della classe si 'esalta' davanti a questo episodio, poi interviene il preside.
Docenti aggrediti: i più recenti fatti di cronaca
Questo è soltanto l'ultimo (per il momento) dei fatti di cronaca che riguardano aggressioni subìte dagli insegnanti, non solo dai ragazzi ma anche dai genitori: ad Acicatena, in provincia di Catania, un docente di educazione fisica è stato malmenato dal padre di una ragazza, perchè quest'ultima era stata rimproverata per aver adoperato il cellulare in palestra. A Castelfiorentino, i genitori di un alunno di una scuola media hanno aggredito un professore, reo di aver dato un 5 in matematica alla figlia; a Torre Annunziata, un tredicenne ha colpito con pugni e schiaffi l’insegnante di italiano per avergli negato di andare al bagno;
Ma ci sono anche professori che, stressati dai continui rumori e dai trilli dei cellulari, hanno preso lo smartphone e l’hanno distrutto o come a Cagliari, dove il professore ha colpito con un pugno in faccia un sedicenne figlio di un magistrato.
La Buona Scuola parte dall'educazione e dal rispetto dei ruoli
Il Ministro dell'Istruzione, Onorevole Stefania Giannini continua a ribadire l'importanza del 'ruolo sociale dell'insegnante': com' è possibile, però, esercitare ancora questa funzione nelle aule scolastiche, quando nella quotidianità siamo costretti ad assistere a delle scene di questo genere? Senza contare che, in diversi casi, quando le risse scoppiano tra ragazzini e il professore interviene per sedare la zuffa, spesso è proprio il docente a rimetterci fisicamente. Allora sarebbe il caso di fermarsi un attimo e di riflettere, perchè la tanto conclamata Buona Scuola del Presidente del Consiglio, passa anche di qui. Anzi, se vogliamo proprio dirla tutta, dovrebbe partire proprio dall'educazione e dal rispetto.
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