Il suo ruolo, quello di insegnante presso una Scuola media di Caraglio (Cuneo) e allenatore di una squadra femminile di softball, lo aiutava nell'entrare in contatto con minorenni di cui, poi, avrebbe abusato. Con alcune ragazze, infatti, secondo la Guardia di Finanza di Cuneo, l'uomo avrebbe intrattenuto relazioni sentimentali. Inoltre l'insegnante 33enne avrebbe avuto anche dei rapporti sessuali con alcune minorenni. Queste, in sintesi, sono le accuse formulate dalla Procura di Cuneo.

L'indagine è stata lunga e piuttosto complessa. Il docente è stato pedinato, e sono stati organizzati diversi appostamenti nei pressi della scuola.

Sono state analizzate le sue chat e le foto che erano sui telefonini di alcune allieve. Gli inquirenti, alla fine, hanno giudicato "sufficienti" le prove per formulare le accuse e indagare l'uomo. All'insegnante, inoltre, è stato portato via il computer e altri device elettronici che utilizzava.

L'inchiesta, infatti, non si è ancora fermata. Gli inquirenti vogliono capire se, oltre alle adolescenti contattate, ci siano altre minori eventualmente abusate dall'insegnante. Questi, intanto, non potrà avvicinarsi entro i trecento metri dai luoghi che una delle giovani frequenta abitualmente. Come se non bastassero queste accuse, ce n'è un'altra di cui il prof dovrà rispondere: difatti avrebbe ceduto anche droga ai minori.

Il Tribunale ha emesso anche un divieto di dimora dell'indagato nella provincia di Cuneo.

Tutto è iniziato dai genitori

L'inchiesta che sta sconvolgendo la Provincia Granda, è partita dalla segnalazione alle forze dell'ordine da parte dei genitori di una delle giovani frequentatrici della scuola di Caraglio. L'insegnante avrebbe avuto un interesse troppo "particolare" nei confronti delle studentesse.

Ben presto si è capito che non si trattava semplicemente di una voce di corridoio, ma di una situazione che si fondava su atti circostanziati e veritieri.

L'uomo avrebbe irretito le giovani studentesse e le atlete della squadra, e avrebbe offerto loro sostanze stupefacenti, di cui avrebbe fatto anche uso, avendo dei rapporti sessuali con coloro che accettavano le sue avance.

Una condotta naturalmente inqualificabile ai danni di giovani che possono essere considerate poco più che bambine. Ricordiamo, infatti, che alle scuole medie si accede all'età di 11 anni e vi si esce quando si è tredicenni.

Nonostante Caraglio sia un piccolo paese, è passato del tempo prima che il presunto "orco" travestito da allenatore e da prof venisse smascherato. Evidentemente, per molte delle sue vittime, ci sarebbe stato del timore reverenziale nei confronti di colui al quale, nonostante tutto, erano chiamate a rispondere anche dei risultati scolastici.