Si aprono nuovi scenari nel giallo relativo alla morte del capitano della Fiorentina Davide Astori, trovato cadavere nella sua stanza d'albergo a Udine lo scorso 4 marzo. La Procura della Repubblica di Firenze avrebbe ufficialmente inserito nella lista degli indagati due medici con l'accusa di omicidio colposo. I due camici bianchi, a cui sarebbero già stati recapitati gli avvisi di garanzia, lavorerebbero in due strutture pubbliche che si occupano specificamente di certificare l'idoneità fisica degli sportivi, in particolare dei calciatori. Le due strutture si troverebbero a Firenze e Cagliari.

Le conclusioni delle perizie medico-legali

La morte di Davide Astori, a soli 31 anni, è ancora avvolta nel mistero. Secondo quanto ipotizzato dai medici legali, Carlo Moreschi e Gaetano Thiene, il capitano della Fiorentina non fu stroncato da una bradicardia, cioè un progressivo rallentamento del battito cardiaco fino a che non si ferma completamente, ma dall'esatto contrario, cioè una tachiaritmia. La tachiaritmia è caratterizzata dall'improvvisa accelerazione dei battiti cardiaci, che possono arrivare a superare i 90/100 battiti al minuto e che può essere causata da diversi fattori, come ad esempio malattie genetiche, ipertensione o patologie delle valvole cardiache.

Successivamente, come riporta il quotidiano romano La Repubblica, negli scorsi mesi la Procura della Repubblica di Firenze aveva commissionato una seconda perizia medico-legale.

Ad occuparsene era stato chiamato il professor Domenico Corrado. La nuova perizia aveva l'obiettivo di accertare se fosse stato possibile diagnosticare preventivamente la malattia cardiaca di cui soffriva Davide Astori. Dai risultati di questa perizia, giunti ora sulle scrivanie dei magistrati Giuseppe Creazzo e Antonio Nastasi, sarebbe maturata la decisione di inserire nell'elenco degli indagati i due medici.

Le motivazioni dell'iscrizione nel registro degli indagati

Secondo alcune indiscrezioni pubblicate da Il FattoQuotidiano.it, i due medici che, come accennato, lavorano in due strutture pubbliche di Firenze e Cagliari, avrebbero sottoscritto l'idoneità fisica di Davide Astori anche se, da precedenti esami, era emersa la presenza di extrasistoli ventricolari nel muscolo cardiaco di Astori.

In parole semplici, c'era una, seppur remota, possibilità che il cuore del capitano della Fiorentina avrebbe potuto iniziare a battere in maniera accelerata e incontrollata. Infatti, le extrasistoli ventricolari rappresentano un particolare disturbo cardiaco caratterizzato da una contrazione anomala del cuore. Di norma sono innocue, ma se diventano frequenti o si soffre di una patologia cardiaca a monte, occorre sottoporsi a terapia medica per curare i disturbi cardiaci sottostanti.

Nel caso di Davide Astori, gli esami eseguiti sotto sforzo sia nel 2016 che nel 2017 avevano evidenziato la presenza di queste extrasistoli. In particolare, l'esame eseguito nel 2017 aveva portato alla luce la presenza di una extrasistolia a due morfologie. La perizia del professor Corrado sarebbe stata consegnata al capo della procura fiorentina, Giuseppe Creazzo, esattamente un mese fa.