Da una Scuola media di Ferrara arriva una brutta storia di bullismo e di anti-semitismo. Un gruppetto di bulli, durante il normale orario delle lezioni, ha aggredito un compagno di classe rivolgendogli parole terribili: "Ebreo di m... Quando saremo grandi faremo riaprire i forni di Auschwitz e vi metteremo tutti lì". L' inquietante episodio è stato riportato dal quotidiano Il Resto del Carlino.

L'aggressione

Un ragazzino di religione ebraica, studente presso un istituto secondario di primo grado della provincia ferrarese è stato vittima di un'aggressione deprecabile: mentre si trovava negli spogliatoi della palestra alcuni compagni gli avrebbero messo le mani al collo.

Uno dei bulli, gli avrebbe anche rivolto agghiaccianti frasi antisemite.

La madre del giovane allievo ha deciso di non esporsi direttamente e ha preferito mantenere anonime le sue generalità e di denunciare l'accaduto "per bocca" della rappresentante di classe. La portavoce, dopo aver condannato l'episodio (a suo dire inaccettabile e che non può assolutamente passare inosservato) ha spiegato che ci si trova di fronte ad un segnale inequivocabile di antisemitismo strisciante.

Scossa ha fatto sapere di aver già provveduto a segnalare l'episodio anche ad alcuni esponenti della comunità ebraica (in particolare a Noemi Di Segni, dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, al rabbino estense Luciano Meir Caro e alla guida della comunità ebraica ferrarese, Andrea Pesaro).

Le reazioni

Quanto accaduto indigna e fa riflettere. Soprattutto se si considera che è successo proprio nella città dello scrittore Giorgio Bassani (fondatore di Italia Nostra) e del Meis (il polo espositivo dedicato all’ebraismo italiano e alla Shoah).

Nella mattinata di oggi, martedì 16 aprile, la dirigente scolastica - che nei giorni scorsi ha già sottoposto il caso di bullismo all’Ufficio scolastico territoriale - riceverà la madre dell'allievo aggredito e la rappresentante per stabilire quali provvedimenti adottare nei confronti dei colpevoli.

Nei prossimi giorni, inoltre, verrà convocato un consiglio di classe straordinario con genitori ed insegnanti. Pare che il ragazzino colpevole abbia ammesso le sue responsabilità, si sia scusato e abbia anche promesso di non pronunciare mai più parole del genere.

Secondo la rappresentante d'istituto l'aggressione subita dal giovane studente è una sorta di cartina di tornasole, un preoccupante segno che simboleggi il clima di latente antisemitismo che si può trovare dappertutto anche nelle scuole.

"Ci stiamo tutti calando in un abisso. C'è una marea di odio palpabile che non risparmia neppure i bambini", ha concluso amareggiata.

Betti Guetta, direttore dell’Osservatorio sull’antisemitismo della città di Milano, ha definito l'episodio di Ferrara "un episodio allucinante", poi ha focalizzato l'attenzione sul ruolo di internet: "L'80% dei casi di antisemitismo registrati dal nostro Osservatorio proviene dai social. Il web, oggi, è un territorio sconfinato dove, di fatto, si legittima anche la possibilità di dire le cose più orribili".