Allarme in una Scuola elementare di Motta di Livenza, comune nei pressi di Treviso. Una maestra, malata di una forma latente di tubercolosi, ha contagiato numerose persone tra gli alunni e gli altri docenti. Il bacillo di Koch, responsabile della malattia, sarebbe rimasto sopito nel corpo della donna per un lungo periodo – forse trent’anni – per poi dar vita ad un’epidemia particolarmente aggressiva, come risultato dai controlli effettuati a partire dallo scorso marzo dall’Usl trevigiana. I primi a finire ricoverati sono stati l’insegnante ed un suo allievo, con sintomi come tosse e febbre altissima.

Ma poi si sono ammalati anche altri sette bambini ed una seconda maestra. Gli esiti degli esami eseguiti su circa ottocento persone dal Servizio d’igiene e sanità pubblica di Treviso hanno rivelato che oltre ai dieci pazienti che hanno sviluppato la tubercolosi, altre 36 persone sono risultate positive al contagio. Le analisi hanno riguardato gli studenti, i genitori, il personale dell’istituto e perfino gli scrutatori che hanno lavorato durante le ultime elezioni nel seggio allestito nella scuola.

Contagiati quasi tutti gli allievi della maestra ammalata

Dopo il risultato dei controlli, l’Usl è stata prima costretta ad inviare uno psicologo a scuola, per cercare di calmare insegnanti e genitori, e successivamente ha chiesto anche l’intervento dell’Istituto superiore di sanità.

A quanto pare non è un caso così raro che il batterio responsabile della tubercolosi rimanga latente per anni, senza manifestare alcun sintomo, per poi venire allo scoperto in un momento in cui le difese immunitarie sono più basse, probabilmente a causa di un’infezione o di un’influenza. Praticamente tutta la classe in cui la maestra insegnava è risultata positiva ai controlli, con 21 alunni colpiti su 22.

Quattro di questi sono finiti in ospedale ammalati, mentre per gli altri contagiati è stata sufficiente la profilassi. Diversi casi sono stati registrati anche nella sezione in cui la “paziente zero” faceva supplenza.

La situazione ora è sotto controllo

La particolarità della vicenda è che la tbc, anche nelle sue forme più intense, arriva a contagiare il 50% delle persone che entrano in contatto con un ammalato, mentre questa volta, nella classe dell’insegnante la percentuale ha raggiunto il 95%.

Nelle ultime ore circa 400 tra genitori e docenti hanno partecipato ad un incontro con un rappresentante del Ministero della Salute, con lo scopo di chiarire tutti i dubbi sulla questione. In molti hanno criticato il comportamento della maestra che ha continuato a presentarsi a scuola anche dopo che aveva manifestato i primi sintomi dell’infezione: sembra che la donna temesse di essere affetta da un male incurabile e volesse restare insieme ai suoi alunni il più a lungo possibile. Comunque al momento la situazione sembra sotto controllo: gli esperti hanno spiegato come i vari focolai siano stati spenti, in attesa di altri test da effettuarsi il prossimo 20 maggio. Dati i tempi di incubazione della tubercolosi, si teme che i numeri delle persone contagiate da sottoporre a profilassi possano ulteriormente aumentare.