Ancora una volta, purtroppo, bisogna portare alla luce l'ennesimo episodio riguardante il fenomeno delle violenze e degli abusi sessuali nei confronti di minori. La vicenda stavolta è avvenuta nella provincia di Napoli, precisamente nel comune di Licola di Giugliano, dove per più di tre anni, un padre quarantaseienne ha violentato le sue due figlie di nove e tredici anni. Finalmente, nei giorni scorsi, è arrivata la condanna in primo grado per l'imprenditore, che dovrà pagare con dieci anni di carcere e un risarcimento dei danni pari a centomila euro.

A sentenziare, secondo quanto riferisce il quotidiano Il Mattino, è stato il tribunale di Napoli Nord, che ha riconosciuto la sua colpevolezza nei confronti di entrambe le ragazzine. Già dallo scorso 13 marzo, l'uomo si trova agli arresti domiciliari a seguito ad un'ordinanza di custodia cautelare dopo la denuncia da parte della moglie.

Orrore a Napoli, papà abusava delle sue due figlie: arrestato e condannato al risarcimento

Un incubo che è giunto al termine, grazie al coraggio della più piccola delle due vittime che, dopo più di tre anni di violenze, hanno deciso di raccontare il dramma alla mamma su quanto accadeva nel momento in cui le piccole si trovavano assieme al padre, nella casa della nonna paterna dove l'uomo viveva dopo essersi separato dalla moglie.

Una volta emersa la vicenda, si è venuti a sapere che l'una non sapeva che il padre abusava anche dell'altra sorella. Secondo quanto ricostruito, pare che gli abusi sessuali, avvenuti tra il 2013 e il 2017, si svolgevano quasi sempre durante la domenica pomeriggio, subito dopo aver pranzato. Il quarantaseienne, infatti, si appartava nella camera da letto e abusava di una delle due ragazzine, mentre l'altra restava in soggiorno assieme alla nonna.

Dopo l'arresto dell'uomo, le dichiarazioni di soddisfazione da parte della madre delle due vittime

Gli evidenti segni degli abusi sessuali sono emersi nel momento in cui le due bambine sono state sottoposte ad alcune visite ginecologiche a seguito della denuncia della loro mamma. Dopodiché, le ragazzine sono state ascoltate col sostegno di una psicologa, dove si sono lasciate andare a raccontare alcuni particolari inquietanti della vicenda.

Successivamente, le due ragazzine sono state sottoposte ad una consulenza psicologica durante la quale è stata confermata la loro attendibilità. A seguito della condanna per l'uomo, la madre delle due vittime ha dichiarato la sua soddisfazione sottolineando come temesse che questo giorno non potesse arrivare mai. Ha, poi, concluso dicendo: 'Giustizia è stata fatta per le mie figlie che non attendevano altro'.