Lo ha riconosciuto il gemello, Stefano, appositamente giunto a New York dall’Italia per seguire da vicino le ricerche del fratello scomparso. Infatti il corpo ormai privo di vita di Andrea Zamperoni è stato ritrovato giovedì, ravvolto in una coperta, in una camera al primo piano del Kamway Lodge, un ostello del Queens, lo stesso quartiere della Grande Mela in cui lo chef di 33 anni abitava. La vittima era alla guida di Cipriani Dolci, ristorante della celebre catena veneziana situato presso il Grand Central Terminal. Di lui non si avevano più notizie dalla notte tra sabato e domenica, quando era stato visto per l’ultima volta dal suo coinquilino mentre usciva di casa per fumare una sigaretta, salvo poi decidere di allontanarsi a bordo di un’auto trovata mediante l’applicazione Uber.

Un ostello malfamato

Purtroppo le operazioni di ricerca, andate avanti per alcuni giorni, hanno avuto l’esito peggiore che si potesse immaginare: a quanto pare la polizia sarebbe stata avvertita da un informatore. Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato una donna nuda che, terrorizzata, indicava il corpo senza vita. Per la Cbs l’ostello in cui si trovava la vittima era abbastanza noto tra i tossicodipendenti e nel giro della prostituzione. Qualcuno degli ospiti della struttura avrebbe raccontato agli inquirenti di una lite scoppiata proprio in quelle stanze. Eppure Andrea era conosciuto per il carattere dolce e mite, molto lontano dall’immagine abituale dello chef iracondo e crudele con i suoi sottoposti.

Nato a Zorlesco, in provincia di Lodi, era giunto a New York da circa un anno, dopo aver lavorato per un decennio nei locali di Arrigo Cipriani sparsi in tutto il mondo.

L’autopsia potrà chiarire cosa è accaduto allo chef

I colleghi hanno visto Andrea per l’ultima volta sabato sera: lunedì mattina non si è recato al lavoro alla riapertura, facendo scattare l’allarme tra chi non lo ha visto arrivare.

Anche i familiari erano in pensiero, sin da domenica, quando lo chef aveva saltato la quotidiana chiamata alla madre, Oriella Dosi, che ora è stravolta per quanto è accaduto. Mattia De Nicola, che lavorava con Andrea al ristorante, ha raccontato al Corriere della Sera di avergli inviato un messaggio sabato sera, qualche ora dopo la fine del turno, ma di non aver mai ricevuto alcuna risposta.

Adesso toccherà alla polizia risolvere il mistero di questa morte che ha colto tutti di sorpresa: innanzitutto bisognerà capire come mai la vittima si sia recata nell’ostello. Inoltre, per chiarire meglio cosa sia accaduto al giovane, saranno sicuramente utili i risultati dell’autopsia che sarà effettuata nelle prossime ore.