Giuseppe De Donno torna a parlare di plasmaterapia. Lo fa rilasciando un'intervista a La Verità. Il direttore del reparto di Pneumologia dell'ospedale Carlo Poma di Mantova ha ancora una volta sottolineato come l'utilizzo a fini terapeutici della sua tecnica abbia dato riscontri positivi. Non sembra, però, accendere particolarmente gli entusiasmi nella comunità scientifica che è ancora molto divisa sulla possibile efficacia nonostante ci siano dei segnali positivi in arrivo anche da una ricerca della Johns Hopkins University di Baltimore, negli Stati Uniti.

De Donno vorrebbe che ci si basasse sui fatti

Prima di approfondire il tema occorre specificare che, al momento, nessuna terapia è riconosciuta universalmente come efficace contro Covid-19. Tutte quelle utilizzate sono sperimentali e i dati spesso sono ancora contrastanti.

Secondo De Donno, però, occorrerebbe lasciare spazio ai fatti nella valutazione delle cose. A suo avviso la guarigione dei suoi pazienti, così come la gioia delle loro famiglie, sarebbero evidenze tangibili rispetto alla capacità di successo della terapia messa in atto. De Donno ha rivelato di non sapere chi possa avere intenzione di non dare la giusta visibilità alla sua tecnica. Tuttavia, non manca di mettere in evidenza tutti i risvolti positivi della plasmaterapia.

In particolare l'ha definita "quando di più democratico possa esserci", tenuto conto che si basa sulla solidarietà tra persone. "È - evidenzia - il più grande atto di solidarietà che un paziente guarito possa avere nei confronti di chi sta lottando con la malattia".

Coronavirus: 'la plasmaterapia avrebbe costi irrisori'

Il plasma, infatti, viene prelevato da chi ha già vinto la battaglia contro il Covid-19 e somministrato in chi sta ancora lottando.

Non a caso De Donno sottolinea come si tratti di una terapia naturale e soprattutto gratuita. Il medico sceglie di riprendere una citazione di Enrico Montesano che avrebbe, ironicamente, individuato i tre grossi problemi di questa soluzione contro il Coronavirus. "Costa poco - incalza De Donno - funziona benissimo e non rende miliardario nessuno".

Il medico ha scelto di glissare rispetto alla domanda postagli sulla possibilità che qualcuno possa puntare su soluzioni che possano alimentare il business come i vaccini. "Sono - ha replicato - un medico di campagna, non un azionista di Big Pharma".

Il plasma, secondo quanto rivelato nell'intervista, sarebbe ormai somministrato in tutta le penisola. Altri paesi come Perù, Cile, Uruguay e Kenya avrebbero ricevuto il protocollo operativo e avrebbero attivato il servizio di raccolta del plasma. Rispetto al fatto che la figura di De Donno sia stata attaccata, il diretto interessato ha inteso sottolineare come non possa piacere a tutti. Parole a cui ha accompagnato la manifestazione dell'unico proposito avuto: sdoganare la terapia che, a suo avviso, può contrastare in maniera efficace il Covid-19.