Massimo Galli ottimista per la prossima estate, ma molto preoccupato per la “terza ondata in marcia” del Coronavirus. Ospite di Agorà, il talk show di Rai 3 condotto da Luisella Costamagna, il primario del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano invita tutti a riflettere sul caso della Sardegna. La Regione governata dal presidente Cristian Solinas è diventata bianca qualche settimana fa, ma ora è passata nuovamente in arancione perché, spiega il medico, i risultati raggiunti non sono stati consolidati. Il rischio di un nuovo aumento dei contagi in Italia non è dunque da escludere.

Massimo Galli: ‘Nelle prossime settimane pazienza e cautela’

Massimo Galli esprime ottimismo su quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi, soprattutto quelli estivi. Anche se, avverte, “nelle prossime settimane dovremo avere pazienza e cautela”. Secondo l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, infatti, “l’ondata epidemica ulteriore che è in marcia è partita”. E quindi, aggiunge preoccupato, bisognerà “riuscire veramente a capire fin dove si è estesa”. Galli invita tutti a basare il proprio ragionamento tenendo conto di tutte le “variabili” e le “varianti” che potrebbero influire sul numero dei nuovi contagi. Poi, definisce i numeri registrati nello scorso fine settimana come “dati da week-end”, ma si augura “con tutto il cuore” che il calo di questi giorni rappresenti un dato stabile.

Galli: ‘Fermare la confusione sui vaccini’

Comunque sia, prosegue Galli nel suo ragionamento, il numero dei contagi che verrà registrato nei prossimi giorni dipende da “quanto già accaduto”, ed è quindi “già delineato e già scritto”. Ciò che invece si può fermare, aggiunge l’infettivologo, è la “confusione” venutasi a creare sui vaccini negli ultimi tempi, soprattutto dopo il caso AstraZeneca.

La conduttrice Luisella Costamagna ricorda allora che l’unico mezzo per fermare i contagi sono le “restrizioni”, come dimostrano i casi del Molise e della Sardegna che sono tornate in arancione. Restrizioni che secondo la giornalista sarebbe “meglio mantenere fino a Pasqua”.

Il caso della Sardegna: una 'lezione' secondo l'infettivologo

Su questo punto Massimo Galli afferma di non avere “assolutamente alcun dubbio in proposito”. Il medico considera quella della Sardegna una “lezione”, visto che la Regione non ha resistito troppo in zona bianca ed è tornata ora arancione. Galli spiega infatti che raggiungere determinati risultati sul calo dei contagi, senza avere il tempo di “consolidarli”, comporta la conseguenza che “bastino pochi giorni perché tutto di nuovo si ribalti e vada dal bianco al colorato”, conclude.