gucci ha aggiunto al proprio team marketing la non-profit: Parks — Liberi e Uguali.
Secondo il report di WWD si tratta di un’organizzazione italiana senza scopo di lucro, che ha come scopo quello di sostenere le aziende partner nello sviluppo di strategie e pratiche rispettando le diversità, con particolare attenzione sull'orientamento sessuale e l'identità di genere.
«Siamo estremamente orgogliosi di unirci a Parks: non potevamo individuare un momento migliore per iniziare la collaborazione con questa stimolante organizzazione», ha dichiarato il presidente di Gucci e CEO Marco Bizzarri.
«Negli ultimi due anni, seguendo il mantra che ci guida verso una auto-espressione consapevole, abbiamo implementato la completa inversione di tendenza della nostra azienda. Tutto questo attraendo, trattenendo e promuovendo il talent. Mentre celebriamo etnicità, età e diversità: questa è la nostra missione, ed è del tutto coerente con la visione della nostra casa madre, Kering».
Fondata nel 2010, Parks offre alle aziende una serie di attività personalizzate, tra cui istruzione, formazione e servizi di comunicazione, così come consigli sulle politiche e benefici salariali: il tutto volto a garantire ambienti di lavoro inclusivi e rispettosi.
Lo scorso settembre, la conglomerata francese è stata riconosciuta con il titolo di Gender Equality European & International Standard, da parte del Fondo Arborus e Bureau Veritas.
D'altra parte nel 2016 le donne presenti nella multinazionale francese erano quasi il 31 per cento del comitato esecutivo e il 64 per cento del suo consiglio.
Mentre, come anticipato in nove brevi video durante un casting londinese, l’anticipo autunnale Gucci 2017 celebrerà la diversità grazie ad un team composto da mannequin di colore.
La clip ha già scatenato una vera bufera mediatica, dividendo l’audience in sostenitori del concetto, che trovano il video stimolante e in proteste da parte di chi pensa che un casting con modelli di colore non sia abbastanza caratterizzante.
Fra le celebrità a dare voce all’opposizione Chrissy Teigen, la quale ha recentemente dichiarato a E!
News che «non ci sono abbastanza modelle asiatiche nel mondo della Moda».
«Penso che sia molto importante cominciare ad includere ogni tipo di persona», spiega la 31enne ai microfoni dello show.
«Ad oggi siamo ancora fossilizzati e viviamo di stereotipi: quindi ogni persona asiatica nel mondo del fashion business diventa “quella ragazza asiatica” o “quel ragazzo asiatico”, mentre io vorrei che fosse normale per noi sfilare in passerella o essere immortalati sulle copertine dei magazine».