In occasione della puntata di "Cartabianca" su Raitre di questo martedì 11 settembre è intervenuto il vicepremier, nonché ministro dello sviluppo economico e del lavoro, Luigi Di Maio. Il leader del M5S si è soffermato in modo particolare sull'imminente legge di bilancio che dovrà essere varata dal Governo. Vediamo le parti salienti di quello che ha detto sui temi economici.
'O nella manovra c'è il reddito di cittadinanza o c'è un grave problema per questo Governo'
Di Maio ha affermato: "Noi abbiamo sempre detto che quella di superare il 3% nel rapporto deficit/PIL non era una sfida: se serviva a mantenere le promesse con gli italiani, allora si doveva anche osare e andare oltre al 3%.
Adesso sembra che non serva farlo: la manovra può essere coraggiosa tenendo i conti in ordine. Oltre al tema della flat tax, caro alla Lega, c'è il tema delle Pensioni e quello del reddito di cittadinanza".
E proprio sul reddito Di Maio ha spiegato: "Questa misura si deve fare e deve entrare nella legge di Bilancio. Abbiamo tanti ragazzi che oggi quando cercano il lavoro non sanno dove andare, mandano curriculum in giro per due o tre anni, ma poi non trovano risposte, mollano tutto e si fanno un biglietto per Londra o per Berlino. Oppure, peggio, stanno sul divano e vanno in depressione. Il reddito di cittadinanza serve a riformare i centri per l'impiego che da anni non funzionano. Da ora in poi quando un ragazzo, o uno meno giovane, entra al centro per l'impiego dovrà trovare un dipendente che gli stringe la mano e gli propone di reinserirsi e quindi di ritrovare il sorriso e la felicità.
Mentre si forma, gli diamo il reddito di cittadinanza. Noi vogliamo assicurare di superare la soglia di povertà: stiamo parlando di 780 euro da dare a 5 milioni di persone in povertà assoluta. Parliamo di persone che spesso hanno bisogno di sfamare i figli. Io a loro non voglio dare il reddito per stare sul divano, ma per formarsi e rientrare nel mondo del lavoro".
Quando la conduttrice Bianca Berlinguer ha chiesto dove intende trovare le risorse, il leader del M5S ha spiegato: "Noi abbiamo fatto molte riunioni. Ci sono tante voci di copertura, noi dimostreremo che volere è potere e che sarà possibile mantenere le promesse. O nella manovra c'è il reddito di cittadinanza o c'è un grave problema per questo Governo: perché il nostro obiettivo è mantenere la promessa.
Lo faremo tenendo i conti in ordine ma lo faremo. Adesso io non voglio minacciare che il Governo cade, ma è chiaro che gli italiani si aspettano che queste forze politiche siano davvero il cambiamento".
Di Maio parla di pensioni e di flat tax
Sulle pensioni, Di Maio ha detto: "La revisione della Fornero è nel contratto di Governo, ora io sto vedendo varie ipotesi a 61, 62 o 63 anni. Non voglio dare i numeri qui. Ma dico agli italiani che noi manterremo le promesse, altrimenti saranno i cittadini ad arrabbiarsi". Mentre sulla flat tax ha affermato: "Non è una nostra promessa specifica, ma anche noi volevamo riformare le aliquote. Siamo tutti d'accordo ad abbassare la pressione fiscale. La flat tax è dentro la Legge di Bilancio, ovviamente i dettagli li stabilirà anche la Lega, ma comunque tale misura non è alternativa al reddito di cittadinanza: noi vogliamo rimettere in piedi il paese".
Di Maio ha poi concluso: "Il problema dell'Italia è il lavoro e non l'immigrazione: il quale è un tema di cui si parla troppo per dividere il Governo (...) La Lega sta assorbendo voti in uscita dalle altre forze di centrodestra: sono anni che tutti dicono che il M5S è in crisi, mentre li abbiamo sempre battuti tutti".