Nonostante la fermezza del Governo M5S - Lega ad andare avanti con l'attuale impostazione della manovra economica l'Unione Europea ha ufficialmente, e per di più a mercati aperti, bocciato il Documento Programmatico di Bilancio inviatogli dal Governo italiano. Una bocciatura totale comunicata intorno alle ore 15:00 italiane e che, fondamentalmente, sarebbe dovuta alla deviazione dal percorso europeo di riduzione del deficit. Si tratta della prima bocciatura di una manovra economica di uno Stato membro da parte dell'Unione Europea da quando questa è stata costituita.
La Commissione Europea ha concesso al Governo italiano 3 settimane di tempo per predisporre una nuova manovra e quindi inviare un nuovo DpB a Bruxelles.
La discussione in sede europea
Come riferisce l'agenzia di stampa Adnkronos, questa mattina l'ordine del giorno dei lavori della Commissione Europea prevedeva al punto 11 la discussione sul Documento Programmatico di Bilancio presentato dall'Italia nel quadro dell' articolo 7 del Regolamento Ue n°473 del 2013. Tale articolo disciplina le disposizioni comuni ai Paesi membri dell'Ue per la valutazione dei progetti di bilancio e la correzione degli eccessi di deficit, come nel caso dell'Italia. E tale articolo consente alla Commissione europea di chiedere formalmente al Governo di un Paese membro di presentare un nuovo DpB nel caso si ravvisi che il documento del Paese membro preveda un'inosservanza particolarmente grave degli obblighi a cui tutti i Partner sono tenuti per il rispetto del Patto di Stabilità.
Ed effettivamente questo è quello che è avvenuto nel caso dell'Italia.
La risposta del Premier
Di fatto, la bocciatura era prevedibile. Ma già questa mattina il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, aveva assicurato che la percentuale del 2,4% del rapporto deficit/Pil era il tetto massimo che il Governo si era imposto e che non avrebbe nessuna intenzione di superare.
E a fugare ogni ulteriore dubbio aveva assicurato che "non c'è nessun piano B". Per Conte, la migliore arma a disposizione dell'Italia per uscire dalla trappola del debito è la crescita. Ed ha aggiunto che il Governo italiano non è formato da giocatori d'azzardo che rischiano sulla pelle dei propri figli.
Anche Matteo Salvini, facendo eco alle parole di Conte, ha ribadito che il Governo italiano cercherà di rispondere cortesemente alle sollecitazioni provenienti dall'Unione Europea.
Ma nello stesso tempo ha assicurato che la Manovra economica rimarrà quella che è attualmente senza che qualcuno tolga un euro da essa. E ha aggiunto che i problemi dell'italia sono comuni anche ad altri Paesi europei. Ad esempio la Polonia, l'Austria, la Romania o l'Ungheria.
Le possibili conseguenze
Sta di fatto che ora l'Italia ha tre settimane di tempo per modificare la manovra economica secondo i dettami dell'Europa. Se il Governo decidesse di non ascoltare i rilievi della Commissione europea potrebbe scattare contro il nostro Paese una sorta di azione punitiva. Verrebbe, di fatto, applicato nei confronti del nostro Paese l'articolo 126 del trattato sul funzionamento dell'Unione Europea che disciplina la Procedura per i disavanzi eccessivi. Comunque il dialogo con la Unione europea non è affatto chiuso ma continua, come ha affermato Pierre Moscovici.