Il prossimo Sciopero Generale di tutto il personale scolastico, programmato per martedì 5 maggio, doveva essere il primo 'sciopero unitario' dal lontano 2008, visto che, per una buona volta, tutti i sindacati si sono trovati d'accordo su motivazioni e scopo della protesta. In pratica, però, dovremmo usare ancora una volta il condizionale perchè un altro elemento rischia di 'disturbare' l'agitazione proclamata dagli insegnanti: di quale elemento si tratta? Vediamo in dettaglio.

Sciopero 5 maggio, ma iniziano le prove Invalsi

La data del 5 maggio è stata scelta non a caso dai sindacati: no, non si tratta di un omaggio all'eterno Alessandro Manzoni e ai celebri versetti dell'omonima poesia 'Ei fu, siccome immobile dato il mortal sospiro...' (anche se i riferimenti del caso non sarebbero del tutto inappropriati). Il motivo principale della scelta del 5 maggio coincide con l'inizio delle prove Invalsi nelle scuole elementari: per quella data, infatti, è stata predisposta la prima prova di valutazione nelle classi seconde e terze elementari. 
A questo proposito e come ben riportato dalla giornalista Valentina Santarpia del Corriere della Sera, ricordiamo che la prova non può essere soggetta a rinvio se non attraverso una comunicazione preventiva. Quali potrebbero essere i potenziali sviluppi di questa situazione?

Docenti 'spaccati' sul Web: aderire allo sciopero o no? 

Premesso che la lettera indirizzata dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi ai docenti, attraverso la quale il premier chiedeva di rinunciare allo sciopero, non è stata tenuta in considerazione dagli insegnanti, si rischia, a questo punto, una spaccatura di pensiero. Sì, perchè è già partito un vero e proprio 'tam tam' sui vari gruppi social affinchè si trovi una soluzione univoca. Ci sono gli insegnanti che, presi dallo scrupolo, sono d'accordo sul fatto che le prove Invalsi si svolgano in maniera regolare; c'è chi, invece, ha proposto di informare preventivamente il proprio direttore scolastico in merito alla propria adesione allo sciopero in modo tale da poter riprogrammare le prove in una data successiva; c'è chi, invece, intende proprio 'boicottare' la prova Invalsi non comunicando nulla al proprio preside che si troverebbe poi costretto al blocco del test per mancanza del personale.

Ministro Giannini interverrà sulla questione?

In questo momento sembra prevalere proprio la 'linea dura', quella del boicottaggio: logico aspettarsi un imminente intervento del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, che dovrà esprimersi, quanto prima, in merito alla delicata questione, anche perchè si rischia il caos. Certo è che una volta tanto che i sindacati erano tutti d'accordo...Qual è la vostra opinione in merito? Giusto oppure no rispettare le disposizioni del Miur? Giusto scioperare ugualmente? Potete lasciare il vostro commento, ricordandovi altresì che potrete rimanere aggiornati su questo argomento, cliccando in alto il tasto 'Segui'. Grazie per la vostra attenzione.