Se c'è concordia tra addetti ai lavori ed insigni giuristi sul fatto che questa sia una legge scuola fatta con i piedi, altrettanto si può dire della condotta del dicastero di Viale Trastevere che continua a calpestare i diritti dei docenti abilitati ai quali i tribunali hanno riconosciuto pieno diritto all'inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento. Nonostante lo stesso sito del ministero, alla pagina dei proclami, aggiorni quotidianamente con le delibere dei vari giudici del lavoro, il Ministero dell'Istruzione continua a nicchiare e a negare l'inserimento decretato per le vie legali.

Tra i docenti abilitati a vario titolo, dai diplomati magistrali passando per gli abilitati con Tfa e Pas, o quelli con abilitazione estera e/o Laurea in Scienze della Formazione Primaria, c'è lo sconcerto per una condotta incomprensibile da parte di chi dovrebbe provvedere a rispettare un diritto sancito dalla legge.

Ancora fuori dalle Gae

Ricordiamo indubbiamente la sentenza del Consiglio di Stato di qualche tempo fa che mise addirittura in discussione l'intero piano assunzionale della Buona Scuola. Ben 3000 diplomati magistrali ebbero sentenza di inclusione a pieno titolo nelle Graduatorie ad Esaurimento. Ebbene, a distanza di oltre un mese, per molti di loro l'inclusione non è ancora stata fatta.

Un diritto soffocato per 15 lunghissimi anni che reca indubbiamente un danno materiale meritorio di adeguato risarcimento, al quale si aggiunge ora le beffa del mancato adempimento da parte del Ministero dell'Istruzione. I diplomati magistrali non sono gli unici ad avere questo diritto, come diverse sentenze hanno disposto con accoglimento di cautelari e in qualche caso anche di decreti di inserimento a pieno titolo per laureati in SFP o abilitati con Tfa e Pas.

Molti di loro hanno denunciato la truffa dell'abilitazione all'insegnamento derivante dal fatto che il Miur si ostina a non riconoscerne identico valore concorsuale rispetto alle SISS.

Ostruzionismo

Per tutta risposta il Miur ha inoltrato un'istanza con la quale, in sintesi, chiedeva al Consiglio di Stato dei chiarimenti in merito all'ottemperanza delle sentenze così disposte.

Si tratta di una mossa che a giudizio di molti serve solo a rallentare i compiti degli Uffici Scolastici incaricati di effettuare le procedure di assegnazione di incarichi. In sostanza prendere tempo con una tattica ostruzionistica tendente solo a non disturbare il piano di assunzioni della legge 107. I docenti chiedono maggior rispetto dei loro diritti e l'immediato inserimento in Gae.