Dall'aumento degli assegni previdenziali minimi all'introduzione di nuovi criteri per la flessibilità in uscita dal lavoro, prosegue tra una miriade di proposte, dichiarazioni e polemiche la discussione politica e sindacale sulla riforma Pensioni. Dopo le recenti dichiarazioni di Renzi, Poletti e Padoan - che hanno sostanzialmente rassicurato sull'inserimento di nuovi elementi più flessibili, rispetto agli attuali, per l'uscita del lavoro e l'accesso ai prepensionamenti ma non entrando nei dettagli delle misure - torna a farsi sentire sulala questione previdenziale la voce di Silvio Berlusconi, che nelle sue ultime uscite pubbliche ammicca sempre più spesso ad anziani e pensionati puntando a conquistare consensi a sinistra.

"Pensioni minime - ha riproposto il leader di Forza Italia alla festa di Fratelli d'Italia - a 1000 euro per 13 mensilità".

Pensioni, Forza Italia e M5s per aumentare l'aumento delle minime

Anche il Movimento 5 stelle guidato da Beppe Grillo è per l'aumento delle pensioni minime, ci provò già con un emendamento alla passata manovra finanziaria. "Nella legge di stabilità - ha detto Luigi Di Maio - abbiamo chiesto innanzitutto il reddito di cittadinanza, che significa - ha aggiunto il parlamentare M5S - anche prendere tutte le pensioni minime e portarle a 780 euro al mese. Tutto il resto - ha sottolineato Di Maio - io non lo voglio leggere sui giornali ma voglio aspettare la legge di stabilità".

Così, invece, i grillini sulla questione della flessibilità per la pensione anticipata. "Se per mandare prima in pensione le persone - ha spiegato il vice presidente della Camera dei Deputati - gli si taglia la pensione stessa, questo non è - ha sottolineato Di Maio - un modo per abolire la legge Fornero, se ne crea una uguale".

Anche l'opposizione di sinistra critica l'atteggiamento del presidente del Consiglio e del ministro dell'Economia sulla riforma del sistema previdenziale.

Legge Stabilità e previdenza, Cisl: basta siparietti di Renzi e Padoan

"Sulle pensioni Renzi e Padoan - ha detto il capogruppo dei deputati di Sinistra Ecologia Libertà - giocano al poliziotto buono e al poliziotto cattivo.

Naturalmente - ha aggiunto Arturo Scotto - giocano sulla pelle di chi lavora. Non se ne può più - ha concluso il parlamentare di Sel - di questi siparietti". Sostanzialmente dello stesso avviso anche i sindacati che dopo mesi di promesse chiedono un confronto con l'esecutivo per passare ai fatti. "E' ora di passare dalle parole ai fatti - ha detto il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli - e dare risposte definitive a tante lavoratrici e tanti lavoratori. Da tempo la Cisl sostiene - ha aggiunto il sindacalista - che è necessario introdurre nel sistema pensionistico criteri di flessibilità che restituiscano alle persone di scegliere quando andare in pensione e offrano nuove opportunità ai giovani senza lavoro".

Non solo opposizioni e sindacati, ma anche da diverse aree della maggioranza e dall'Inps viene auspicata la revisione del sistema pensionistico. "Oggi ci sono le condizioni - ha detto ieri il presidente dell'Inps Tito Boeri dopo - per fare l'ultima riforma del sistema delle pensioni".