La percentuale, più o meno, sarà pari al 25 per cento: stiamo parlando di quei docenti abilitati che otterranno la cattedra tramite il prossimo concorso 2016.Ora non resta altro che aspettare l'uscita (data per imminente) dei tre bandi e scoprire quali saranno le nuove classi di concorso per le quali candidarsi.

Scuola, ultime news 30 dicembre: un docente su quattro avrà la cattedra

Sono attese le candidature di circa 250mila precari, un vero e proprio 'esercito' pronto a mobilitarsi per cercare di aggiudicarsi uno dei 63.712 posti che verranno messi a disposizione nei prossimi tre anni.

Concorso riservato ai soli docenti abilitati, come ad esempio gli iscritti alla seconda fascia ma anche a tutti quegli insegnanti iscritti alle GaE che lo scorso mese di agosto scelsero di non presentare la domanda di assunzione o a tutti coloro che non sono riusciti ad ottenere il posto durante le varie fasi del piano assunzionale straordinario indetto dal Miur.

Concorso 2016 'farsa', news 30 dicembre: sostegno e scuola dell'infanzia insorgono

Le polemiche, tanto per cambiare, non mancheranno perchè, come al solito, il governo ha cambiato all'ultimo minuto le carte in tavola, come fa presente il segretario dell'Anief, Marcello Pacifico: 'Sessantatremila posti messi a disposizione dal governo, ma mancano quelli sul sostegno.

Dovevano essere diecimila, invece saranno solo la metà di quelli inizialmente annunciati, solo 5766 posti. A questo punto, i ricorsi sono inevitabili: consigliamo tutti i docenti di fare domanda e poi di presentare il ricorso', afferma il rappresentante sindacale. Ricorsi che riguarderanno anche i posti per la Scuola dell'infanzia (il progetto 0-6 anni che fine ha fatto?)ma anche i docenti già di ruolo e i giovani laureati senza abilitazione, esclusi dal concorso.

A proposito del sostegno, si grida allo scandalo: nonostante il fabbisogno di docenti sul sostegno sia in costante aumento, come testimoniato dagli ultimi dati statistici, il governo addirittura dimezza le cattedre...Mancano almeno 30.000 docenti specializzati sul sostegno: così facendo, lo Stato sta contravvenendo ad uno dei principi fondamentali della scuola, quello del diritto allo studio per tutti.