Per un contratto della Pubblica Amministrazione che arriva alle battute conclusive - quello degli Enti locali che comporterà aumenti degli stipendi e versamento degli arretrati nel cedolino di busta paga di 430mila dipendenti nel mese di dicembre 2022 - c'è quello della Scuola per il quale i tempi della firma conclusiva del rinnovo 2019-2021 si allungano al 2023.
Un problema soprattutto per docenti e personale Ata del più grande comparto della Pubblica amministrazione, quello dell'Istruzione, ma anche un risparmio di spese sui conti pubblici italiani nel 2022, con aggravio nel prossimo anno.
Arriveranno al traguardo del rinnovo entro fine anno, oltre al contratto dei ministeri e delle agenzie fiscali (comparto delle Funzioni centrali), anche i contratti degli infermieri e operatori socio-sanitari (Oss) per la sanità, e quello degli impiegati comunali, delle Regioni, delle Province, delle Camere di commercio, oltre a maestri e vigili, per il comparto degli Enti locali. Proprio quest'ultimo contratto ha superato l'esame del ministero dell'Economia e delle Finanze una decina di giorni fa, prima di passare anche dall'ultimo Consiglio dei ministri di Mario Draghi. Da ultimo, il testo conclusivo passerà per l'esame della Corte dei Conti (il cui parere arriverà entro 15 giorni).
Stipendi Pa, aumenti e arretrati in arrivo nel cedolino di dicembre 2022 per maestri, vigili e impiegati comunali
Con l'approvazione della Corte dei Conti del contratto degli Enti locali 2019-2021 nei tempi stabiliti, si farà in tempo affinché nel cedolino di dicembre 2022 vengano versati gli aumenti degli stipendi e gli arretrati agli impiegati degli enti interessati, ai maestri e ai vigili.
In tutto, il comparto conta 430mila dipendenti che avranno un aumento in busta paga da dicembre pari a 100,27 euro lordi medi mensili. Aggiungendo anche le risorse extra per il superamento del vecchio tetto al salario accessorio e per la riforma degli ordinamenti, si arriva ad aumenti medi delle buste paga di 117,53 euro.
Nel cedolino che arriverà prima di Natale prossimo si faranno sentire soprattutto gli arretrati di 51 mesi di ritardo del rinnovo dei contratti 2019-2021.
La cifra, che è al lordo e dovrà essere decurtata dalle indennità di vacanza contrattuale nel frattempo versate mensilmente, va da 1.565 euro del livello professionale più basso, a 2.900 euro del gradino più alto. Mediamente, gli arretrati varranno 1.900 euro lordi mensili.
Stipendi infermieri e Oss, aumenti e arretrati dal cedolino di novembre 2022
L'iter contrattuale degli enti locali, dunque, va a livellarsi al rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione per quanto riguarda infermieri, operatori socio-sanitari (Oss) e personale amministrativo della Sanità, i cui aumenti degli stipendi e arretrati dovrebbero essere versati con il cedolino di novembre 2022. Con l'ok del contratto degli Enti locali diventano 1,3 milioni i dipendenti della Pubblica amministrazione coperti dai rinnovi contrattuali.
Mancano ancora i docenti e il personale Ata della scuola (per un totale di 1,23 milioni di dipendenti, pari al 40% di tutta la Pubblica amministrazione) e il personale dirigente, tra i quali quelli sanitari. Per la scuola, al momento si è fermi alle cifre di qualche mese fa con risorse stanziate di 622,9 milioni di euro per il 2019, di 963 milioni per il 2020 e di 2.021,3 per il 2021. Il recupero dei soli arretrati del personale della scuola produce una spesa lorda pari a 5,6 miliardi di euro.
Contratto scuola, docenti e Ata dovranno attendere il 2023 per aumenti stipendi e arretrati
Lo slittamento del rinnovo del contratto della scuola produce lo spostamento della "gobba" di spesa per lo Stato dal 2022 al 2023, come spiegato dalla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza.
I negoziati con i sindacati per il rinnovo del contratto scuola sono in corso, ma alla firma conclusiva si arriverà solo con il prossimo governo e nell'anno nuovo.
Nell'ultima riunione all'Aran non si sono fatti passi in avanti significativi, come spiega Marcello Pacifico dell'Anief: "Così non va bene, con l'inflazione al 10% stiamo perdendo solo tempo". Ad oggi, la partita si è spostata al ministero dell'Economia e delle Finanze e a quello della Funzione Pubblica che dovranno decidere sulla destinazione dei 300 milioni di euro del fondo per la valorizzazione dei docenti agli aumenti degli stipendi. Se così dovesse avvenire, mediamente docenti e Ata avrebbero un aumento mensile lordo di 100 euro, anziché di 90 euro.
In ogni modo, anche se l'ok del Mef dovesse arrivare nelle prossime settimane, sarebbe materialmente impossibile arrivare alla conclusione del rinnovo del contratto scuola per la fine del 2022.