L'Inter, nel giro di pochi giorni, dovrà affrontare due partite che sanno già di dentro o fuori. Dopo l'esonero di Frank De Boer non ci sono più alibi, la responsabilità ora è tutta sulle spalle dei giocatori. Prima la delicata sfida contro il Southampton e poi, domenica alle 18:00, la sfida contro il Crotone che almeno sulla carta si presenta molto più agevole. A guidare i neroazzurri per questi due match ci sarà mister Vecchi, Allenatore primavera del club. Dentro o fuori, è arrivato il momento della verità per l'Inter che nel week-end con l'arrivo di Zhang Jindong dovrà decidere il suo futuro.

Chi sarà il prossimo allenatore dell'Inter?

Mister Vecchi siederà in panchina solamente questa sera e domenica contro il Crotone per poi tornare nel suo ruolo di allenatore della primavera. La corsa che si sta delineando per la panchina dell'Inter sembrerebbe coinvolgere tre allenatori. In pole position Pioli, ex allenatore di Bologna e Lazio, che, salvo sorprese, dovrebbe traghettare la squadra fino alla fine di questa stagione. L'alternativa più probabile è rappresentate da Guus Hiddink che nel recente passato, al Chelsea, ha più volte ricoperto questo ruolo di traghettatore. Le possibili sorprese potrebbero essere il tecnico spagnolo Marcelino, Villas Boas o anche l'ex Leonardo.

Il sogno rimane quello di Simeone, in possibile arrivo a giungo 2017 o al massimo giugno 2018.

Inter, rosa competitiva o squadra da rifondare?

Mentre la società tenta di ricostruire i pezzi di una squadra che tanto sta facendo male sia in Europa che nel campionato italiano ci si interroga sulla reale competitività dei neroazzurri. Il problema era l'allenatore? Calciatori e società sono esenti da colpe? Purtroppo quando le cose vanno così male non è possibile che la colpa sia solo di uno e che gli altri siano esenti da ogni responsabilità.

Frank De Boer ha palesato dei limiti nella conoscenza del calcio italiano e di comunicazione con la squadra. Formazioni con uno schieramento tattico incomprensibile, cambi a volte sbagliati, confusione, paura in campo e assenza totale di risultati. Ma società e calciatori non sono assolutamente esenti da colpe. La scelta da parte della società di cambiare allenatore a pochi giorni dall'inizio del campionato è stato un autogoal imperdonabile.

L'assenza di figure con reale potere decisionale vicino alla squadra è un ennesimo problema da risolvere. Far rimanere Erik Thoir come Presidente non ha senso. Infine i giocatori. Tutti esaltano le qualità di questa rosa ma siamo così certi che sia così competitiva? Questa sera l'Inter scenderà in campo con giocatori del calibro di: D'Ambrosio, Nagatomo, Ranocchia, Medel e Melo. Ma del resto Santon, Kondogbia, Carrizo, Berni e Andreolli non è che si siano mai distinti come grandi giocatori. L'Inter è un cantiere ancora tutto da scoprire, nel frattempo si continuano a buttare via stagioni senza che si vedano i primi risultati.