Caro Mauro ti scrivo, e ho deciso di farlo dopo l'ennesima polemica scoppiata nella serata di ieri, a seguito del volantino distribuito dalla Curva Nord prima del match contro la Spal (nel match vinto per 2-0 grazie proprio ad un tuo gol e al gol di Perisic).In questo volantino, di dubbio gusto, ti si definisce un infame, si afferma di non dover urlare il tuo nome nè al momento dell'annuncio delle formazioni, nè dopo un gol. Perdonali Mauro, non sanno cosa fanno. Non tengono a mente che sì, hai avuto un aumento di contratto lo scorso anno, ma hai rifiutato tanti soldi visto che squadre come il Napoli erano pronte ad offrirti un contratto da sette milioni di euro a stagione, a fronte dei cinque milioni di euro percepiti attualmente a Milano, bonus compresi.

Non riescono a notare che in campo dai sempre tutto per quella maglia. Certo devi migliorare, ma a ventiquattro anni sei già nella top ten dei marcatori di sempre con la maglia della beneamata. Domenica hai messo a segno il settantaseiesimo gol con l'Inter, ed ora sei a ventisette reti dal gradino numero nove, occupato nientemeno che da Christian Vieri. Perdonali Mauro se, in un momento di grande positività, con la nostra Inter a punteggio pieno, a nove punti dopo tre giornate, hanno cercato di minare le certezze che la squadra è riuscita a costruire anche grazie al lavoro del nuovo allenatore, Luciano Spalletti. Pensa che sono solo una goccia in un oceano nerazzurro e a testimoniarlo sono i sessantamila spettatori presenti domenica.

Inoltre, basta fare un giro sul web, per capire che già nella stessa Curva non tutti la pensano come l'autore di quel volantino di cattivo gusto e fuori luogo. Milioni di interisti sono pronti a festeggiare ancora i tuoi gol e quelli di tutta la squadra, sono pronti ad urlare a squarciagola il tuo nome e quello di tutti i giocatori, al momento della lettura delle formazioni.

Arriveranno i momenti bui

Sappiamo che arriveranno anche momenti bui, e allora dovremo essere ancora più bravi a compattarci, noi tifosi e voi squadra, ma intanto godiamoci questo momento e ignoriamo chi cerca di minarlo in modo brutale, facendo tornare a galla episodi e diatribe che, invece, dovrebbero essere totalmente dimenticate.

Sia ben chiaro, caro Mauro, che la maglia viene prima di tutto, e su questo sono d'accordo con la Curva. In questo momento, però, tu sei esponente di quella maglia, sei il nostro Capitano, e l'augurio è che tu possa raggiungere gli stessi obiettivi conseguiti da altri giocatori che hanno portato quella fascia in giro per il mondo.