Sabato 5 febbraio è andata in onda la finalissima del Festival di Sanremo 2022, condotta da Amadeus e Sabrina Ferilli. A vincere la 72^ edizione della kermesse musicale sanremese sono stati Mahmood e Blanco, davanti ad Elisa e a Gianni Morandi.

Se nella prima parte della serata ha inciso solo il televoto, a decretare il vincitore (come per la serata delle cover) sono poi state tutte le giurie: televoto, la Giuria Demoscopica 1000 e la sala stampa.

Tra i superospiti vi sono stati Marco Mengoni e l'attore Filippo Scotti. Sul palco dell'Ariston sono salite anche la banda della Guardia di Finanza e le Farfalle Azzurre.

Tributo per Lucio Dalla e Raffaella Carrà.

Di seguito, per l'ultima volta, i giudizi sulle performance.

Matteo Romano, Giusy Ferreri, Rkomi, Iva Zanicchi, Aka 7even, Massimo Ranieri, Noemi, Fabrizio Moro

Matteo Romano - Virale 4

Questo ragazzo è stato un professionista e ha rispettato la sacralità di quel palco. Anche se la sua canzone non resterà nelle radio e nella storia, merita un plauso per l'educazione.

Giusy Ferreri - Miele 3

Nell'immaginario collettivo nazional-popolare Miele è solo il tormentone di Gigi D'Alessio. Un pezzo scialbo, retrò non vintage. Le sue collaborazioni con Takagi e Ketra sono decisamente più fortunate.

Rkomi - Insuperabile 5

Quell'"ancora e ancora" dopo "wow" è come quando nei live club il gruppo che suona autochiede il bis.

E alla fine inventa persone da ringraziare. In ogni caso "Insuperabile", seppur superabile, non è fastidiosa.

Iva Zanicchi - Voglio amarti 4

La sensazione che suscita è quella dei balli di coppia da balera che però ormai annoiano anche i veterani.

Aka 7even - Perfetta così 5

Aka è un bravo cantante, ma questa canzone tutt'altro è tranne che perfetta e più passa il tempo, più si svuota.

Avrà sicuramente altri Festival per valere.

Massimo Ranieri - Lettera di là dal mare 5

In finale Massimo Ranieri ritrova un pizzico di sè stesso. E cede alle logiche del Fantasanremo. Non è stato il suo Festival e nel suo volto se ne legge la consapevolezza. Alla fine viene premiato con il Premio della Critica "Mia Martini".

Noemi - Ti amo non lo so dire 6

Noemi è un'artista valida, che brilla come il suo abito. Si conferma una canzone non nel suo stile, con un tratto degli autori troppo marcato. Migliora rispetto alla prima esibizione.

Fabrizio Moro - Sei tu 7

Lui invece autore di quello che canta lo è, e tutti i tasselli tornano al loro posto. Chiunque prima o poi ha bisogno di una canzone d'amore di Fabrizio Moro da dedicare a qualcuno/a.

Dargen D'Amico, Elisa, Irama, Michele Bravi, La Rappresentante di Lista, Emma, Mahmood e Blanco, Highsnob e Hu, Sangiovanni

Dargen D'Amico - Dove si balla 4

Giusta osservazione quella di Amadeus che gli ha detto "zitto". I cori delle squadre in serie A hanno più sentimento. Pezzo un po' "populista", che comunque fa ballare il pubblico dell'Ariston.

Elisa - O forse sei tu 8

Elisa dà il tutto per tutto nell'ultima esibizione di questo Festival. Si lascia andare all'emozione, senza nasconderla, e anche a sfavore di una perfetta esecuzione tecnica. Al di là di tutto, divina. Grazie per esserci stata.

Irama - Ovunque sarai 7

Anche Irama decide di cedere il passo alla commozione e ai suoi lucidi occhi azzurri. Ed è la cosa giusta da fare. La canzone si fa ascoltare, e lentamente apprezzare. Confermata la leggera aurea celestiale.

Michele Bravi - Inverno dei fiori 5

Fiori nell'abito, nelle mani, ovunque! Peccato che Michele Bravi non sia sbocciato, neanche in extremis. Ha sbagliato stagione.

La Rappresentante di Lista - Ciao ciao 10

Shocking! Gagliardi, pazzeschi.

Una "vertigine sociale". Improvvisano un battimani/coretto come in un vero concerto live e tutto il teatro li segue. Sono loro la vera rivelazione di questa edizione.

E tutto il Emma - Ogni volta è così 9

Nonostante gli inciampi, Emma è una tigre da palcoscenico. E' passionale, è bella, è forte, è donna. Sa trasmettere, emozioni e messaggi. Meritava molto più risalto.

Mahmood e Blanco - Brividi 9

Al top. Si godono la cresta dell'onda, senza pretese. Intensi, simbiotici, complici. Questa coppia e questa canzone passeranno alla storia. Hanno pieno consenso, che come loro, non svanirà nel silenzio generale. Sono loro a vincere il Festival, per Mahmood si tratta del secondo successo dal 2019.

Highsnob e Hu - Abbi cura di te 6

Altri due che ci mettono il cuore e la faccia.

Meno consenso, meno originalità nelle sonorità rispetto ai precedenti, ma alla fine dei giochi, gli spetta una sufficienza abbondante.

Sangiovanni - Farfalle 7

Sangio si è giocato la vittoria dopo aver messo la sciarpa del Milan al collo di Amadeus. Tolta la sciarpa, ha combattuto bene e con la giusta spensieratezza. Con le farfalle, volerà ancora più in alto.

Gianni Morandi, Ditonellapiaga con Rettore, Yuman, Achille Lauro, Ana Mena, Tananai, Giovanni Truppi, Le Vibrazioni

Gianni Morandi - Apri tutte le porte 8

Se Sangio è stato una boccata d'aria, Gianni Morandi è stato il sole. Radioso, illuminante, accecante. Ovazione dopo ovazione, standing ovation dopo standing ovation.

Ditonellapiaga con Rettore - Chimica 8

Rettore sale su una macchina del tempo e torna Donatella.

Capigliatura compresa. L'equazione chimica è giusta, il composto esplosivo, anche se non proprio nuovo. Ditonellapiaga, anche detta "spina nel fianco", e il suo polo opposto si attraggono e attraggono.

Yuman - Ora e qui 5

Qualcosa c'è, ma non si capisce bene cosa. Forse il problema è l'ora e qui. Più interessante all'inizio, più anonimo al traguardo. Comunque bella voce.

Achille Lauro - Domenica 6

Elegante la versione di Achille dongiovanni. Scende tra le signore in prima fila, ammicca e si fa desiderare. Forte a livello performativo, ma "Domenica" rischia di essere solo una hit passeggera.

Ana Mena - Duecentomila ore 3

Verrebbe da dire "Ana Mena batte Gianni Celeste". Il pezzo forse avrà più successo in spagnolo.

Tananai - Sesso occasionale 5

Ormai si è sciolto. Se Sanremo continuasse per altri 10 giorni, alla fine riuscirebbe in una buona esibizione. A dirla tutta, il pezzo del potenziale ce l'ha.

Giovanni Truppi - Tuo padre, mia madre, Lucia 8

Ebbene sì, Truppi ci è riuscito. Convincente. Introverso e cantautorale quanto basta. Rimandi continui a quel Rino Gaetano che pure a Sanremo si presentò con altro ma che di sicuro avrebbe voluto portare un pezzo così.

Le Vibrazioni - Tantissimo 5

C'è Beppe Vessicchio e tutto fila liscio. "Tantissimo" resta purtroppo in penombra, nell'anonimato. Bella la chitarra fucsia di Sarcina.