E' stata oggi votata alla Camera la prima delle tre fiducie poste in essere dal governo sulla legge elettorale che tanto sta facendo parlare di sè in questi giorni. Anche stavolta la minoranza Pd non riesce a fermare Renzi,che con i 352 voti favorevoli ottiene la fiducia, un solo astenuto mentre 207 sono stati i no, 38 di questi vengono proprio dalla minoranza PD che vede tra i capofila Bersani, Civati, Speranza, Letta. Oggi si è tenuta la votazione concernente il primo articolo della legge elettorale, mentre l'articolo 2 e il 4 saranno oggetto di voto nella giornata di domani, l'articolo 3 non sarà votato in quanto su di esso non è stata apposta alcuna modifica.
Le parti più discusse di quella che sarà la nuova legge elettorale Italicum riguardano l'introduzione di un premio di maggioranza; infatti alla lista o partito che ottiene il 40% dei voti saranno attribuiti 340 seggi, qualora nessuna lista dovesse ottenere il 40% dei voti si avrà un turno di ballottaggio tra le due liste che hanno ottenuto il maggior numero di voti. Per finire vi saranno i capilista bloccati (in tutto 100), l'elettore potrà esprimere le preferenze con l'alternanza di genere fino ad un massimo di due, vi sarà una soglia di sbarramento del 3%.
Il gesto inaspettato del Premier e segretario del PD Matteo Renzi di porre la questione di fiducia sugli articoli 1,2,4 della nuova legge elettorale Italicum ha scatenato ieri alla Camera un vero e proprio putiferio, con tanto di lanci di crisantemi da parte dei deputati di SEL con Scotto in prima linea e attacchi verbali al Presidente della camera Laura Boldrini da parte del Movimento Cinque Stelle.
Non sono di certo state le opposizioni (compresa la minoranza PD) a fermare il premier Renzi, che come al suo solito, sicuro di sè non ha dimostrato alcun timore, ma anzi ha definito il gesto della fiducia come una mossa responsabile ed ha inoltre twittato: 'la camera ha il diritto di mandarmi a casa se vuole: la fiducia serve a questo. Finchè sto qui, provo a cambiare l'Italia'.