Il Movimento5Stelle torna a puntare il dito contro il governo a poche ore dalle quattro scosse di terremoto che hanno inflitto nuove ferite al Centro Italia. La responsabilità ha lasciato come spesso capito spazio alle polemiche. Il primo a mettere nel mirino l’operato dell’esecutivo è stato Luigi Di Maio: “Il campanile di Amatrice crollato è il simbolo dei ritardi di questa emergenza”. “Quel campanile - ha sottolineato il vicepresidente della Camera e leader del M5S - ha subito tre eventi sismici distinti e non è stato mai messo in sicurezza nonostante la rabbia degli amministratori locali”.

A rincarare la dose ci ha pensato poi un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo che ha denunciato i fondi disponibili, ipoteticamente destinabili ai territori colpiti dal sisma, ma bloccati dalla burocrazia. Più di 270 milioni, descritti capitolo per capitolo, che il M5S propone di dirottare per l’emergenza in Centro Italia. “La solidarietà degli italiani - ha concluso il messaggio - non può essere fermata dalla lentezza dello Stato, che arriva sempre in ritardo”.