Roberto Speranza parte dall'articolo 1 della nostra Costituzione "L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro" per presentare il nuovo partito che dovrebbe, nelle intenzioni dei bersaniani, "ricostruire il centro-sinistra". Un nuovo soggetto politico composto per la maggior parte dagli scissionisti del PD e da quanti hanno lasciato Sinistra Italiana, un gruppo di cui fanno parte anche il governatore della Toscana Enrico Rossi, Arturo Scotto e Massimiliano Smeriglio; proprio Rossi delinea quale sia lo scopo del neonato partito "Noi siamo qui perché abbiamo un avversario, che è la destra e la deriva populista, e la battiamo solo costruendo una sinistra.", un movimento quindi più a sinistra del Pd, intenzione espressa anche nel loro Manifesto "Vogliamo costituire un movimento aperto, non un partito, che sia anche la costituente di un rinnovato centrosinistra, perché non rinunciamo al progetto di una grande forza unitaria del centrosinistra e vogliamo essere da stimolo affinché il Partito democratico riprenda questo cammino arrestando la sua deriva neocentrista".

Nuovo Partito, vecchie divisioni

Ed è proprio il futuro rapporto con il Partito Democratico, il punto focale con cui fare i conti: "D’Alema ha aperto al dialogo se Orlando sarà segretario? Il Congresso è solo un gioco di figurine e per questo non mi interessa" queste le parole di Speranza, a cui fanno eco quelle di Rossi "Uscire dal PD per riallearsi poi con loro? Dobbiamo discutere con tutti, PD compreso. Ma quello non è più un partito di centrosinistra, è quello di Renzi. Ha cambiato la sua natura.", Speranza e Rossi sono pronti quindi a dare un taglio netto col passato e a prendere le distanze dal PD. Un'altra questione importante, che ha già creato alcune divisioni interne, è legata alla fiducia al Governo Gentiloni e i suoi decreti su sicurezza ed immigrazione: con l'area bersaniana che per mezzo di Guglielmo Epifani ha ribadito il proprio "sostegno al governo.

Voteremo i decreti", al contrario degli ex SI e SEL che hanno sempre visto il nuovo governo come una "fotocopia di quello di Renzi" e tramite Arturo Scotto fanno sapere che "se dovessero essere particolarmente negativi, non potremo votarli". Questioni delicate che andranno risolte subito per non presentarsi alle elezioni già sconfitti.