Il presidente francese Macron, eletto poco più di due mesi fa, incontrerà domani a La Celle Saint-Cloud, vicino Parigi(dove ha organizzato una conferenza sulla Libia) il Primo Ministro del Governo di Tripoli Fayez al-Sarraj, ed il Generale Khalifa Haftar alla presenza dell'inviato Onu Ghassan Salamè, che lo ha comunicato al Journal du Dimanche. La trattativa è organizzata e gestita esclusivamente dall'Eliseo, seppure i francesi affermino che sia stato prezioso il contributo italiano
Chi è Fayez
Fayez al-Sarraj già presente sotto il governo di Gheddafi, in cui ha ricoperto ruoli ministeriali di secondaria importanza, dopo la caduta del Rais diviene membro di una commissione per il dialogo nazionale, nel 2014 viene eletto a Tobruk in qualità di membro della camera dei rappresentanti in rappresentanza di un collegio di Tripoli, ha assunto nel 2015 la carica di Primo Ministro nel Governo di Accordo Nazionale in Libia riconosciuto dalle Nazioni Unite come l'unico governo legittimo.
L'indiscrezione sull'incontro era prima apparsa sui quotidiani arabi seppure non appaia sull'agenda ufficiale dell'Eliseo.
Obiettivo dell'incontro
Macron intende dare il contributo per la costruzione di un governo forte in Libia che possa funzionare da freno alla Politica espansionistica del Daesh, i punti all'ordine del giorno sono infatti: la creazione di un esercito nazionale che possa combattere i miliziani dell'Isis; una stabilità poilitica tale che si possa formare un governo capace di far fronte ai mille problemi nati con la caduta di Gheddafi e il conseguente collasso delle istituzioni centrali.
Fonti dell'Eliseo affermano che l'Italia è fortemente coinvolta in quest'iniziativa (d'altronde vanta relazione molto strette con Tripoli) , entrambe Francia e Italia lavorano congiuntamente sulle iniziative riguardanti la Libia.
Non si tratterrebbe quindi, secondo l'Eliseo, di un'iniziativa esclusivamente francese, al contrario si cerca di lavorare congiuntamente a tutti i paesi frontalieri e comunque con tutti i paesi in qualche modo presenti in Libia.
La Francia nuovo interlocutore della Libia
L'iniziativa di Macron è la cartina di tornasole di una politica estera italiana che si è rivelata fallimentare, messa in atto prima del governo Renzi e poi dal governo Gentiloni, probabilmente perché entrambi hanno affrontato il problema con superficialità e incompetenza.
Un fallimento che ha portato all''emergenza sul traffico dei migranti e ha tolto al nostro paese il ruolo di interlocutore privilegiato che aveva detenuto sinora nei confronti di Tripoli e che la Francia, prima appoggiando la caduta di Gheddafi, e poi ponendosi come organizzatrice di questa conferenza, dimostra di voler interpretare anche al fine di poter meglio perseguire i propri interessi.