In occasione della Festa nazionale di sinistra Italiana in corso a Reggio Emilia, questo 19 settembre è intervenuto Massimo D'Alema, il quale in un dibattito con Fabio Mussi, ha parlato di diverse questioni di attualità politica. Vediamo le parti salienti di quanto ha detto.

D'Alema: 'Se il Governo non accetta le nostre proposte dobbiamo votare contro'

Riguardo al fatto che Articolo 1 - MDP sta in maggioranza di Governo, D'Alema ha detto: "Precipitare il Paese ad elezioni che a sinistra non eravamo in grado di affrontare, avrebbe potuto portare a un esito disastroso.

Ora siamo al punto in cui chiediamo al Governo di fare alcune cose, a partire dalla Legge Finanziaria, fra le quali il salvataggio del sistema sanitario nazionale, degli interventi straordinari per il Mezzogiorno, contro la povertà e per lo Ius Soli. Se il Governo non recepisce queste richieste io sono per votare contro e credo lo pensino in tanti dentro a MDP".

D'Alema: 'Pisapia ha tutte le caratteristiche per essere sintesi a sinistra, tale leadership passi da collegialità'

Riguardo ai rapporti a sinistra per l'immediato futuro, D'Alema ha detto: "So che ci dovrebbe essere presto un incontro tra Speranza, Fratoianni, Civati e altri per cercare di concordare su come muoverci. La mia opinione è che tanta gente in giro per il paese ha voglia di partecipare e di avvicinarsi all'impegno politico.

Va eletta un'assemblea nazionale a partire dal basso e mi aspetto che venga fuori un forte messaggio di carattere politico e ideale, è un'occasione per selezionare classe dirigente. Alla fine si costituirà un nucleo dirigente e ci sarà quello che sarà un primus inter pares, non parlerei di un "candidato Premier" che di fatto non è previsto dalla legge, ma piuttosto di una sorta di capolista.

Ma deve essere una sinistra plurale: se fossimo usciti da un partito personale per fare un partitino personale sarebbe un epilogo ridicolo. Io penso che Giuliano Pisapia non rappresenta nessuna delle organizzazioni in campo e quindi la scelta di tale nome non sarebbe la prevaricazione di nessun gruppo sugli altri. In fondo Campo Progressista è un gruppo di personalità, ma noi di MDP pur essendo appena nati siamo più strutturati, come pure Sinistra Italiana ha una sua forza organizzata.

Quindi Pisapia ha tutte le caratteristiche per essere una personalità che parla a un'opinione pubblica che va oltre ai confini delle forze organizzate e può rappresentare al meglio un punto di sintesi. Certo, come ho detto a lui, l'esercizio di questo ruolo di leadership passa attraverso una collegialità e una discussione".

D'Alema: 'In Sicilia il PD ha rotto centrosinistra e fatto operazione trasformista: va verso una disastrosa sconfitta'

D'Alema si è anche soffermato sulle imminenti elezioni regionali in Sicilia: "Fava avrà molti più voti della lista che lo sostiene, il voto al candidato è più libero, mentre quelli di lista in una regione come la Sicilia sono condizionati dalle preferenze, dalle cordate e dai sistemi di potere che sono fortissimi.

Sarà quindi più faticoso avere per la lista la stessa percentuale che può avere il candidato. Secondo me nella vicenda siciliana Pisapia non aveva capito inizialmente il concreto svolgimento, poi invece ha riconosciuto che la candidatura di Micari non era in definitiva né civica, né di centrosinistra. Era la stessa conclusione a cui i nostri compagni siciliani erano arrivati una ventina di giorni prima. Il nostro compagno Angelo Capodicasa mi ha chiamato dicendo che se noi da Roma avessimo ordinato di fare l'alleanza col Pd avrebbero rispettato gli ordini, ma che non sarebbero stati in grado poi di convincere perfino le mogli a votare, perché nessuno dei nostri potenziali elettori ci seguirebbe in questa avventura; quindi preso atto di questo abbiamo pensato che era meglio presentare un candidato della sinistra.

Non potevamo accettare ricatti, l'unità del centrosinistra la si deve volere sia da una parte che dall'altra. Io penso che il PD si pentirà, perché alla fine vorrò vedere quanti voti gli porta alfano e quanti voti invece prende Fava, faremo un confronto e si renderanno conto di avere compiuto un grandissimo errore: ma sono stati loro a farlo, perché loro hanno indebolito il centrosinistra, non siamo noi a essere 'gruppettari': loro hanno fatto un'operazione di potere, senza principi, trasformistica e che secondo me li condurrà a una disastrosa sconfitta alle elezioni in Sicilia".