Imola. “La nostra idea di sinistra è Obama, non Bertinotti”. Si alza un vero boato quando Matteo Renzi, classica camicia bianca con le maniche tirate sulle braccia, pronuncia questa frase davanti agli oltre duemila che sono venuti a sentirlo per la chiusura della Festa Nazionale dell’Unità. Cosa ha raccontato il segretario nazionale del Pd? Fondamentalmente ha rivendicato con orgoglio le tante cose buone fatte dai governi di centrosinistra degli ultimi anni e ha attaccato duramente i populisti del Movimento 5 Stelle e della Lega Nord, ha dato una stilettata agli scissionisti di Pier Luigi Bersani “che ha lasciato la ditta” senza mai citare Silvio Berlusconi, che rimane un possibile futuro alleato dopo le elezioni della prossima primavera.

'Con il Jobs Act abbiamo creato 918mila posti di lavoro'

“Le nostre riforme hanno fatto uscire il Paese dalla crisi – ha sostenuto Renzi – grazie al Jobs Act abbiamo creato 918mila posti di lavoro quando invece Luigi Di Maio vuole dare un sussidio per tutti, anche per chi non lo cerca. Abbiamo messo parecchi miliardi sulla scuola e abbiamo ridotto la pressione fiscale, ma non basta, dobbiamo fare di più. Possiamo creare un nuovo patto fiscale con gli italiani per creare nuovi posti di lavoro, difendere l’ambiente progettando un trasporto pubblico locale che funzioni perché non è vero che i giovani vogliono andare tutti in auto e investire ancora di più sull’educazione. L’Italia tre anni fa era in piena crisi, ci dicevano che saremmo diventati come la Grecia e invece siamo riusciti a far ripartire in modo significativo il Pil e la crescita.

Sulla sanità, dico no ai maestri della paura che invitano a non vaccinare i nostri figli, i vaccini servono per difenderli dalle malattie, non per aumentare gli utili delle case farmaceutiche”.

"Dobbiamo essere orgogliosi di noi, siamo l'unico argine ai populisti"

“Ora ci stiamo avvicinando alle elezioni politiche – ha concluso Renzi – e i populisti ci attaccheranno in ogni modo con le loro urla.

Noi dovremo sorridere e rispondere con la forza dei numeri e delle cose concrete che abbiamo fatto, anche gli 80 euro dati a chi guadagna poco più di mille euro al mese sono stati una misura positiva che rivendico. E all’interno del nostro partito, soprattutto a livello nazionale ma pure locale, è necessario uscire dalla modalità litigio ed entrare in quella che si chiama campagna elettorale. Siamo orgogliosi di noi, unico argine al populismo”.