“È stata una delle esperienze più devastanti che abbia vissuto”. È lo stesso segretario Matteo Renzi, a commentare con queste parole amare il dramma andato in scena nella sede Pd di largo del Nazareno a Roma nella notte tra il 26 e il 27 gennaio. La direzione Pd del partito doveva, infatti, decidere la composizione delle liste elettorali in vista delle prossime elezioni politiche, in programma il prossimo 4 marzo. Circa 200 posti ‘sicuri’ in parlamento da suddividere tra maggioranza renziana, correnti interne (Orlando, Emiliano, Franceschini, Martina, Orfini) e alleati nella coalizione di centrosinistra (Bonino, Lorenzin, Nencini e Bonelli).
Alla fine, ad uscirne con le ossa rotte sembra sia stata la minoranza orlandiana che ha deciso di non prendere parte alla votazione finale. Oltre alla scontata candidatura di Maria Elena Boschi a Bolzano e di Paolo Gentiloni (Roma, Marche e Sicilia), tra i big anche Beppe Fioroni, Cesare Damiano e Barbara Pollastrini riescono a strappare un poltrona. Dentro anche il portavoce, prima di Renzi e poi di Gentiloni a Palazzo Chigi, Filippo Sensi. Ma vediamo nel dettaglio chi sono i nomi noti presenti nelle liste Pd.
I candidati vip nelle liste elettorali Pd
Come accennato sopra, Maria Elena Boschi è praticamente sicura di un seggio da ottenere nel collegio di Bolzano, anche se in Alto Adige non mancano i mal di pancia nei confronti del sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Oltre alla ‘Madonna di Laterina’, anche altri tre pezzi da 90 del partito, dati inizialmente come esclusi, riescono a rientrare nel walzer delle poltrone: si tratta di Beppe Fioroni, Cesare Damiano e Barbara Pollastrini. Dentro anche l’ex presidente della Basilicata Vito De Filippo, così come Gianni Pittella, parlamentare europeo fratello dell’attuale governatore lucano Marcello.
In Campania spunta il nome di Giuseppe De Mita, nipote del mitologico Ciriaco, ma anche quello di Franco Alfieri, l’ex sindaco di Agropoli, quello delle fritture di pesce da offrire agli elettori (copyright del presidente campano Vincenzo De Luca). Abbiamo già detto del portavoce di Palazzo Chigi, Filippo Sensi, ma anche il costituzionalista Stefano Ceccanti prepara il suo ritorno in parlamento.
Correrà a Parma Lucia Annibali, l’avvocatessa sfregiata con l’acido dal suo ex. Nuovo giro nel Palazzo anche per Gianni Cuperlo, candidato a Sassuolo. Dopo la rinuncia al ‘paracadute’ rappresentato nel listino, Roberto Giachetti tenterà la sorte nell’uninominale, ma non nella sua Roma, bensì a Sesto Fiorentino, in Toscana.
Gli alleati del Pd nel centrosinistra
Ma la Direzione Pd doveva anche sciogliere il nodo dei posti sicuri da assegnare agli alleati nella coalizione di centrosinistra. Beatrice Lorenzin, leader della lista Civica Popolare, è stata catapultata a Modena (Camera), giusto a pochi chilometri dal compagno di partito, Pier Ferdinando Casini, confermato in lizza per un seggio al Senato in quel di Bologna.
Il capo dei Socialisti (lista Insieme) Riccardo Nencini offre il petto nel complicato collegio di Arezzo (città natale della Boschi), mentre Benedetto Della Vedova (lista + Europa) si candida a Prato, con buone possibilità di andare a fare compagnia in parlamento alla sua leader Emma Bonino. Chiusura d’obbligo con il segretario Pd Matteo Renzi: per lui il collegio Firenze 1 e i listini in Umbria e Campania.