La settimana che porterà alle consultazioni non sta iniziando nel migliore dei modi. Gli scenari politici verificatisi lo scorso 4 marzo e lo spostamento degli equilibri sta generando tensioni tra le forze politiche. In particolare il clima sembra teso nel centrodestra.
Salvini apre a tutti ma viene redarguito da Maroni
Rispetto ai giorni scorsi Matteo Salvini sembra correggere il tiro, ribadisce che non può governare con chi difende la legge Fornero, ma è suo dovere ascoltare tutti. Compreso il Partito Democratico. Anche sui 5 stelle Salvini è lievemente critico, ma riconosce dei punti in comune con il partito di Luigi Di Maio.
In proposito entra in gioco anche Roberto Maroni, ormai ex governatore della Lombardia.
Per Maroni un governo Lega-5 Stelle è possibile nei numeri, ma nel merito potrebbe essere un grave errore, una missione impossibile innanzitutto per i programmi e anche per le conseguenze che questo potrebbe avere nelle alleanze del centrodestra. Infatti, secondo l’ex Ministro dell’Interno, un alleanza coi grillini potrebbe mettere in crisi la prolifica coalizione che ha consentito al centrodestra di governare le grandi regioni del Nord Italia in questi anni.
Berlusconi e il Partito Democratico
Silvio berlusconi continua a incontrare tutti i suoi fedelissimi, guarda al senso di responsabilità del PD, confida in Mattarella e bacchetta Salvini.
Il leader di Forza Italia, reputa Salvini una persona intelligente, ma non sembra aver gradito l’atteggiamento del segretario leghista, comportatosi nelle ultime settimane come leader indiscusso del centrodestra. Berlusconi, sottolinea che è la coalizione ad avere il 37% e non la sola Lega, e il comportamento di Salvini, che ha intrecciato un filo unico e diretto con i 5 stelle per la presidenza delle camere, non è piaciuta all’ ex-Cav.
Intanto Berlusconi, confida nella saggezza di Mattarella e sul suo potere di persuasione, per convincere il Partito Democratico a dare fiducia a un governo di centrodestra, e a dar vita alle larghe intese.
Una parte de PD vorrebbe governo con i 5 stelle
Aria di Maretta anche nel Partito Democratico. Secondo Il Giornale, gli esponenti vicino a Renzi lamentano che alcune frange del PD stiano cercando un avvicinamento ai 5 stelle per tentare di formare un governo e contestualmente far definitivamente fuori il neo senatore fiorentino.
Gli esponenti pro grillini, in questo modo, manderebbero un messaggio anche a Mattarella, rendendosi disponibile a qualsiasi governo lui voglia mettere in piedi. Il problema, è che Di Maio è ancora ben lontano dall’avere un incarico di governo e prima c’è sempre il nodo 'camere' da sciogliere.