La formazione di un Esecutivo, a due mesi dalle ultime elezioni, sembra ormai un miraggio. Nonostante più giri di consultazioni ancora le varie forze politiche non hanno raggiunto un accordo e, oggi, vigilia del primo maggio, Luigi Di Maio sferra un duro attacco ai partiti e li accusa di pensare solo ed esclusivamente ai propri interessi. e non al bene del Paese. E dopo il no del Pd e l'atteggiamento di chiusura di Matteo Renzi, il leader pentastellato giunge ad un'amara conclusione. Tornare al voto al più presto, magari a giugno.

L'appello a Matteo Salvini

Luigi di Maio, dopo aver cercato un accordo con i dem, si rivolge al leader della Lega e gli chiede di salire con lui al Quirinale per chiedere delle elezioni anticipate. Matteo Salvini, appoggiato da Silvio Berlusconi però non ci sta e ribadisce la necessità di un Governo di centrodestra (vero vincitore delle ultime elezioni).

A questo punto, però, Di Maio sbotta e in un video su Facebook tuona "tutti i partiti coinvolti stanno pensando solo al proprio orticello e non s'interessano di altro. Tutto questo è vergognoso!". Il capo politico del Movimento Cinque Stelle ricorda di aver proposto, alle altre forze politiche in gioco, un contratto. Sapeva benissimo che non sarebbe stato facile, ma mai e poi mai avrebbe pensato che fosse un'impresa impossibile.

Prima di concludere, poi, accusa Salvini di non aver pensato al bene degli italiani, ma aver scelto Berlusconi, ossia colui che non solo ha firmato la discussa Legge Fornero e ha creato Equitalia, ma pur di salvaguardare i proprio personali interessi, è riuscito a bloccare l'Italia per due decenni.

Di Maio, sottolinea, infine che lui ha scelto la sincerità e che ha sempre parlato a "cuore aperto".

Più volte, dice Di Maio, ho chiesto di sederci per trovare un modo per creare l'Esecutivo e far ripartire, così, il Paese. Ma nulla.

Il leader del M5S non risparmia neppure il PD. I dem hanno perso le elezioni e avrebbero dovuto mettere da parte Matteo Renzi, ma non solo non hanno fatto, hanno chiuso, di fatto, qualsiasi possibilità di ripartire.

Il voto a giugno? Non si può

Sebbene Luigi Di Maio sia convinto che bisogna tornare al voto il prima possibile e abbia proposto di fare le elezioni già a giugno, questo, di fatto, potrebbe essere impossibile. Per andare alle urne il 24 giugno - ultima data disponibile prima della pausa estiva e - le camere si dovrebbero sciogliere fra il 15 aprile ed il 10 maggio. Tenendo però in considerazione l'incredibile mole di adempimenti è quasi impossibile che ciò avvenga nei prossimi giorni.