Nonostante abbia dismesso sulla carta i panni di capo politico, Beppe Grillo resta un punto di riferimento per l’elettorato del Movimento5Stelle. Ogni sua dichiarazione o intervista è sempre accompagnata da reazioni più o meno di parte, che certificano un carisma tangibile e mai messo in discussione all’interno dell’universo pentastellato. Così è stato anche per la chiacchierata con Newsweek (risalente allo scorso 20 aprile ndr) rilanciata sul suo blog in concomitanza della pubblicazione. Grillo per la prima volta si è espresso in maniera schietta sulla potenziale alleanza di governo tra M5S e Lega, facendo trapelare un certo ottimismo.

Ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma accadrà” ha predetto il fondatore del Movimento, apparso già d’accordo sull’orientamento sovranista dell’esecutivo soprannominato gialloverde. Grillo è tornato inoltre a puntare il dito (guarda caso in concomitanza con l’entrata nel vivo della trattativa condotta con il partito di Matteo Salvini) contro l’Europa, contro l’Ue disfunzionale bisognosa di radicale riforme. Uno scenario che, secondo il comico genovese, rende nuovamente realistico un referendum consultivo sull’euro. A far sorridere il Carroccio l’altra dichiarazione sul tema dei flussi migratori che, secondo Grillo, devono essere controllati in modo tale da sapere chi entra in Italia.