Governo neutrale: ecco il live con gli aggiornamenti sulla giornata politica

19:35 - Dopo l’apertura di Forza Italia al governo formato da Lega e M5S , il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Luigi Di Maio e Matteo Salvini sono in attesa della presa di posizione ufficiale da parte di Silvio Berlusconi. Il leader di FI infatti sembra essere sul punto di convincersi ad aprire ad un appoggio esterno ad un governo formato da leghisti e grillini, ma non ha ancora dato il via libera ufficiale alla formazione di un governo tra grillini e leghisti.

Sono ore di riflessione dunque per il Cavaliere che viene tirato dalla giacchetta sia da Salvini, spinto dal pressing pentastellato, ma anche da molti dirigenti forzisti che guardano al ritorno alle urne come ad un pericolo per FI che rischierebbe di diventare il junior partner della Lega. Per questo motivo dunque, in molti consigliano a Berlusconi di fare il passo di lato, consentendo a Salvini di formare il governo con i 5 Stelle, costringendolo anche alle responsabilità di governo. D’altronde si sa: governare un Paese è molto più difficile di stare all’opposizione, in perenne campagna elettorale. Il Cavaliere dunque è ad un passo dal dare il via libera definitiva al governo Lega-M5S, ma fino a quando questo ‘sì’ non arriverà, le sorprese possono essere dietro l’angolo.

18:15 - In queste ore la trattativa tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini per la formazione di un governo avrebbe subito una frenata. Il nodo sarebbe sempre lo stesso: la presenza o meno di Silvio Berlusconi. Se infatti nelle ultime ore sembrava essere arrivata un’apertura da parte del Cavaliere, pressato in maniera incessante sia dalla Lega sia da parte di molti esponenti forzisti, ora il ‘sì’ dell’ex premier non è così certo.

La risposta definitiva non è ancora arrivata e tutte le componenti in causa stanno attendendo di capire le mosse di Berlusconi prima di procedere nella trattativa. Se infatti dovesse arrivare l’ok definitivo de Cav all’alleanza Lega-M5S, con Forza Italia che farebbe un passo di lato, consentendo all’esecutivo di partire, a quel punto resterebbe da risolvere il problema relativo al premier terzo scelto da Di Maio e Salvini.

Anche in questo caso l’accordo non è stato ancora raggiunto, tanto che il leader del M5S ha ammesso di essere ancora in campagna elettorale, confermando l'impegno di Parma fissato per la giornata di domani.

16:40 - In queste ore Silvio Berlusconi starebbe riflettendo sul come appoggiare eventualmente un governo formato da Lega e Movimento 5 Stelle. Lo schema seguito da Forza Italia sarà più o meno quello che era stato seguito durante gli esecutivi di Letta e Monti, quando il ruolo dell’opposizione toccò alla Lega. Oggi FI dunque si prepara a mettere in campo un’opposizione ‘moderata’, senza strappi nei confronti della Lega di Matteo Salvini. L’alleanza con il Carroccio infatti è troppo importante per essere messa in discussione: in ballo ci sono tutte le regioni del Nord che Lega e Forza italia governano insieme.

Dunque le prossime ore saranno decisive, con forzisti e leghisti che dovranno provare a trovare la quadra per favorire la nascita di un governo Di Maio-Salvini, senza rompere gli equilibri all’interno della coalizione di centrodestra.

15:30 - Alla fine l'enorme pressing andato in scena in queste ore nei confronti di Silvio Berlusconi sembra aver dato i frutti sperati. Dalla giornata di ieri infatti Matteo Salvini, la Lega e buona parte di Forza Italia hanno provato a convincere il Cavaliere della necessità di fare un passo indietro e di consentire l'avvio di un esecutivo formato da Lega e M5S. In questi minuti è arrivata la svolta decisiva, con Luigi Di Maio e Matteo Salvini che - dopo essersi incontrati alla Camera - hanno chiesto al Presidente della Repubblica altre 24 ore di tempo per provare a trovare un accordo per la formazione di un governo.

Forza Italia infatti avrebbe deciso di fare un passo di lato, consentendo l'avvio dell'esecutivo ed ora - dopo 60 giorni di stallo - la svolta è finalmente ad un passo. Ora l'ultimo nodo da sciogliere è quello della trattativa tra grillini e leghisti sul nome del candidato premier, una figura terza che possa essere votabile da entrambe le forze. Le ultime indiscrezioni parlano di una figura di area centrodestra che potrebbe corrispondere al profilo di Giancarlo Giorgetti.

13:40 - In questo momento alla Camera sarebbe in corso un incontro tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Nelle ultime ore infatti sembra che da parte di Forza Italia sia arrivato qualche segnale di apertura. Tra le file dei forzisti infatti si starebbe facendo largo la strada della 'benevolenza critica': vale a dire far partire il governo Lega-M5S, senza rompere l'alleanza con il Carroccio.

12:45 - In queste ore Matteo Salvini e una buona fetta del gruppo dirigente di Forza Italia sarebbero a lavoro per convincere Silvio Berlusconi a fare un passo indietro. L’obiettivo non è più quello dell’appoggio esterno da parte dei forzisti, ma un altro: ossia quello di consentire alla legislatura di partire. In altre parole, la formula sottoposta a Berlusconi sarebbe quella che ha caratterizzato i governi Monti e Letta. Di fatto succederebbe al contrario quello che è capitato quando era stata Forza Italia a sostenere il governo tecnico del Professor Monti e il famoso esecutivo delle larghe intese. In quell’occasione FI era al governo e la Lega decise di stare all’opposizione, ma questo non determinò la rottura delle giunte del nord.

Inoltre, la minaccia di nuove elezioni in estate ha spaventato le truppe forziste che temono di essere rase al suolo alle urne. Dunque, molti si sono ormai convinti delle necessità di formare un governo: molti, ma non tutti. Resta infatti l’ostacolo più grande da superare: quello dell’orgoglio di Silvio Berlusconi.

12:00 - Luigi Di Maio sta provando in queste ore a concludere un accordo per la formazione di un governo politico con la Lega di Matteo Salvini. L'unico grande ostacolo alla realizzazione di un governo Lega-M5S è rappresentato dalla presenza di Silvio Berlusconi che in questo momento non sembra avere alcuna intenzione di fare un passo indietro e, anzi, rifiuta l'appoggio esterno ad un governo formato da leghisti e grillini.

Il leader del M5S ha chiarito il suo pensiero su Berlusconi, addolcendo i toni nei confronti del Cavaliere: "Non si tratta di porre un veto su Berlusconi. La nostra è la volontà di dialogare con la Lega. Punto".

11:30 - A spaventare Forza Italia in questa ore ci sarebbe lo spettro del ritorno alle urne in tempi brevi: se infatti si dovesse tornare a votare a luglio, il timore di buona parte di Fi è che la Lega finirebbe per erodere gran parte dei voti forzisti, trasformando il partito di Berlusconi in una specie di junior partner. Secondo alcune stime infatti, in caso di elezioni in estate, Forza Italia rischierebbe di vedere quasi dimezzata la sua pattuglia parlamentare: si passerebbe dai 170 attuali ai 90 (60 deputati e 30 senatori).

In questo scenario è chiaro che Berlusconi preferirebbe tornare al voto in autunno, ma in queste ore il Cavaliere starebbe studiando anche un altro piano: confidare nella ‘riabilitazione’ per via giudiziaria per provare nuovamente e in prima persona la scalata nel centrodestra, nel tentativo di sottrarre a Salvini lo scettro di leader maximo della coalizione.

11:15 - Al momento i rapporti tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini sarebbero ai minimi storici. Il leader di Forza Italia infatti non ha assolutamente gradito molte delle mosse messe in campo dal numero uno delle Lega in questi giorni. Il Cavaliere infatti ritiene che il comportamento di Salvini sarebbe dovuto essere assolutamente diverso, invece il leader del Carroccio si è mosso da ‘maleducato’, senza alcun tipo di rispetto della coalizione di centrodestra e del fatto che, all’interno di una coalizione le decisioni dovrebbero avvenire di comune accordo.

Salvini invece, in barba a qualsiasi tipo di ‘garbo politico’, dopo pochi minuti dalle consultazioni avute con il Presidente Mattarella, si è riunito con Luigi Di Maio senza nemmeno avvertire il leader di Forza Italia. Con il capo politico del M5S inoltre, ha concordato ogni mossa Politica, compresa quella di chiedere il ritorno al voto in estate, individuando la data dell’8 luglio. Data che Berlusconi ritiene assolutamente folle.

11:00 - La squadra di governo scelta da Sergio Mattarella dovrebbe essere pronta, avvolta dal solito riserbo che caratterizza il Presidente della Repubblica che è determinato a non ‘bruciare’ dei nomi nel caso in cui non dovessero essere più chiamati a far parte di questo governo neutrale.

E’ ormai certo che il Quirinale punterà su una donna, con l’obiettivo di segnare una novità assoluta, in netta discontinuità rispetto al passato. In questo momento il nome in pole-position sembra essere quello di Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina. Dovrebbe essere lei a ricevere l’incarico di formare il nuovo esecutivo. Tra i nomi che andranno a comporre la squadra di governo scelta da Mattarella, potrebbe esserci anche Salvatore Rossi, direttore generale di Banca d’Italia da 5 anni, al quale dovrebbe essere affidato il ruolo di ministro dell’economia.

10:50 - Matteo Salvini è intervenuto a 'Radio Capital' ed ha parlato dello stato delle trattative per la formazione di un governo: "Proverò fino all'ultimo minuto a dare un governo al Paese.

Finora Di Maio non ha mi comunicato alcuna novità: ha girato tutti i forni che poteva girare, ma il pane è finito. In questo momento all'interno di Forza Italia stanno riflettendo e capisco tutti i dubbi e tutte le remore. Solo FI può sbloccare lo stallo. Se riusciamo a trovare un accordo tra tutti, magari qualcuno accompagna con sostegno indiretto, ne possiamo parlare, ma non sarò io a frantumare la coalizione di centrodestra".

10:40 - Nella giornata di oggi Sergio Mattarella sembra intenzionato ad aspettare i partiti almeno fino alle 17:00. Se però, nel corso del pomeriggio, non dovessero arrivare significative novità che consentano al Capo dello Stato di prendere in considerazione la nascita di un governo politico, il Presidente della Repubblica scioglierà le riserva ed affiderà l’incarico ad una figura che proverà a formare il cosiddetto governo neutrale. In questo momento la sensazione è che il premier che si presenterà in Parlamento per richiedere la fiducia, possa essere una donna. In tal senso, la favorita sembra essere Elisabetta Belloni, prima donna a ricoprire il delicato incarico di segretario della Farnesina. Sembra invece tramontata l’ipotesi che portava a Marta Cartabia che avrebbe comunicato il diniego. A fare concorrenza alla Belloni ci sarebbe Salvatore Rossi, direttore generale della Banca D’Italia da cinque anni che in alternativa potrebbe occupare la poltrona di ministro dell’economia.

08:50 - Nella giornata di ieri in molti hanno provato a convincere Berlusconi della necessità di assecondare il disegno di Matteo Salvini e Luigi Di Maio: di lasciar partire quell’esecutivo, lasciandoli schiantare e vederli al varco delle loro contraddizioni, in attesa di evidenziarle quando sarà più opportuno. Il Cavaliere però, non si è lasciato convincere. Berlusconi infatti avrebbe un preciso obiettivo in mente: quello di far in modo che sia il leader della Lega a farsi carico della responsabilità di aver rotto la coalizione di centrodestra. Dalle parti di Forza Italia però, temono l’irrilevanza politica e per questo motivo, Berlusconi avrebbe provato a chiedere a Matteo Salvini di organizzare una lista unica, ricevendo in cambio un secco no.

08:30 - Quella che si stanno vivendo in questo momento, sono ore piuttosto complicate per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che riflette sullo stato dei fatti – a oltre due mesi dalle elezioni del 4 marzo – cercando di trovare una soluzione per uscire dalla crisi politica nella quale il Paese è entrato da diverse settimane. La volontà principale del Capo dello Stato – quella per la quale sta lavorando sin dalla mattina del 5 marzo – è quella di dare al Paese un governo politico nel pieno delle sue funzioni. Dopo oltre 60 giorni però, non è ancora stato possibile riuscire in quella che in questo momento sembra assomigliare sempre di più ad un’impresa titanica. Mattarella però è da sempre una persona ed uomo politico fortemente determinato e sembra non volersi arrendere di fronte all’incapacità dei partiti di portare alla sua attenzione una possibile maggioranza di governo. Prima di procedere con l’ultima carta, vale a dire quella del governo neutrale o di tregua che dir si voglia, il Presidente della Repubblica sembra propenso a concedere ai partiti ancora qualche ora, probabilmente l’intera giornata di oggi, prima di affidare un incarico per la formazione di un governo. La speranza del Capo dello Stato infatti è quella che i partiti e, soprattutto le forze politiche che sono uscite vincitrici dalle elezione del 4 marzo, in un rigurgito di responsabilità, possano offrirgli una soluzione per uscire dallo stallo che dura ormai da troppi giorni. Se questo non dovesse avvenire, il Capo dello Stato romperebbe gli indugi, prendendo direttamente l'iniziativa, nel tentativo di dare un governo al Paese.

08:15 - Sergio Mattarella ha atteso altre 24 ore per capire se fosse possibile arrivare ad una maggioranza politica che potesse portare alla formazione di un governo nel pieno delle sue facoltà. Nonostante il tempo concesso però, la situazione non si è sbloccata ed il Capo dello Stato scioglierà le riserve nella giornata di oggi, affidando l’incarico al futuro premier. Nei giorni scorsi il centrodestra, guidato da Matteo Salvini, aveva chiesto l’incarico per provare a cercare in Parlamento i voti e, in caso di esito positivo, formare un governo. Oggi emergono le due motivazioni che hanno spinto Sergio Mattarella a negare questa possibilità:

  • Perché non sarebbe mai stato in grado di dimostrare di avere la maggioranza per formare un governo.
  • Perché se non avesse trovato i numeri, si sarebbe comunque insediato alla guida dell’esecutivo e avrebbe portato il Paese alle urne, godendo di un vantaggio rispetto alle altre forze politiche.

07:20 - In queste ore il pressing da parte di Matteo Salvini e del fronte leghista nei confronti di Silvio Berlusconi è davvero molto forte. Il Carroccio continua ad insistere affinché il Cavaliere faccia un passo indietro, favorendo la formazione di un governo tra la Lega ed il M5S. Le oltre 24 ore di pressing leghista nei confronti del leader di Forza Italia però, per il momento non sono servite a scalfire la ferrea volontà di Berlusconi di non piegarsi ai veti imposti dai grillini. La Lega ha provato ad utilizzare anche l’arma del ritorno alle urne – particolarmente temuto da una parte di Forza Italia – per convincere il Cav che compiere un passo di lato sarebbe la decisione giusta da prendere. Per tutta la giornata di ieri Salvini e Di Maio hanno atteso un segnale di assenso da parte del numero uno di FI: segnale che non è mai arrivato. A risultare decisivo nel no di Berlusconi, potrebbe essere stato il pranzo di Villa San Martino che l’ex Presidente del Consiglio ha avuto con i figli, al termine del quale la linea da seguire è apparsa piuttosto chiara: secco no ad un governo Lega-M5S.

Dopo il terzo giro di consultazioni condotto da Sergio Mattarella, sembrava assolutamente chiaro come la strada da percorrere per il Capo dello Stato fosse particolarmente stretta. Nel suo discorso successivo all'incontro con i partiti, il Presidente della Repubblica ha tracciato la strada da seguire, invitando i partiti ad appoggiare un governo neutrale che conducesse il Paese fino alla prossime elezioni da tenersi all'inizio del 2019. Subito dopo aver avanzato questa proposta però, sono arrivati i veti incrociati da parte del Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio e della Lega di Matteo Salvini, entrambi assolutamente contrari a sostenere un governo di tregua.L'unica strada dunque sembra essere quella di un ritorno alle urne, ma nelle ultime ore la Lega si starebbe rendendo protagonista di un forte pressing nei confronti di Silvio Berlusconi, per convincerlo a fare un passo indietro, accettando di appoggiare dall'esterno un governo targato Lega e M5S. Al momento però il leader di Forza Italia non sembra disposto a cedere e starebbe rispedendo al mittente le proposte del Carroccio: Berlusconi infatti non accetta alcun tipo di veto da parte del M5S. Se si dovrà fare un governo con i grillini, lo si realizzarà con il centrodestra unito.

Segui su Blasting News il Live della giornata politica, con le trattative per la formazione di un nuovo governo e le decisioni di Mattarella.