La manovra del Governo sta riempiendo pagine di giornali e servizi televisivi. In tanti si interrogano su quale sia la posizione più giusta. Quella dell'esecutivo, che vede in una maggiore esposizione debitoria l'unica possibilità per innescare la crescita. Quella dei mercati, dell'Europa e di alcuni oppositori, tra cui il Pd, che immaginano un futuro nefasto alla luce di quelle che potrebbero essere le conseguenze di un possibile scontro con l'Ue e con l'economia internazionale. In questo contesto, gli studi de La 7 sono stati teatro di uno scambio di battute tra il direttore de Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio e l'esponente dem Elisabetta Gualmini (Pd), vicepresidente e assessore al welfare della Regione Emilia Romagna.

Travaglio: 'Sono preoccupato, ma non più del solito'

Marco Travaglio, come al solito, commenta con molto pragmatismo quello che è lo scenario economico. Dice di essere preoccupato, ma non in maniera diversa da da due o tre anni fa "quando - sottolinea - le 6-7 banche che fallirono furono lasciate sotto il tappeto". A quel punto inizia a tirare frecciate al Pd: "All'epoca bisognava raccontare che si stava da Dio perché c'era il referendum di Renzi. Poi il Governo Gentiloni è stato costretto a tirar fuori 20 miliardi dall’oggi al domani per salvare alcuni istituti bancari”. Secondo Travaglio, se gli interventi fossero stati anticipati, probabilmente avrebbero comportato un esborso minore.

Travaglio ha sottolineato di non essere ottimista, ma che i suoi timori non sono diversi da quelli avuti in passato, in occasione di altre manovre finanziarie.

Secondo Travaglio, il Pd è stato 'bocciato' e deve farsene una ragione

Decisamente pessimista sulla manovra è invece Elisabetta Gualmini, che vede nello spread le conseguenze che potrebbero portare le banche a vedere svalutato il proprio patrimonio e a concedere credito in maniera molto meno facile.

"Non c'è un solo soggetto economico - sottolinea - che dica che la crescita stimata dal Governo Conte sarà confermata". L'esponente dem accusa Travaglio di essere fin troppo ottimista e la cosa non va giù al direttore de Il Fatto Quotidiano, che passa all'attacco: "E’ un peccato - evidenzia - che voi scopriate la ricetta per la crescita sempre e soltanto quando non siete più al governo.

Questi ne hanno un'altra e dovete farvene una ragione". Travaglio ha inoltre evidenziato che se la manovra funzionerà lo sapremo solamente l'anno prossimo, e ha invitato nel frattempo il Pd a rassegnarsi sul fatto che il proprio operato sia stato boccato dalla maggioranza degli elettori.