Anche Giorgetti, esponente della Lega riconosce che i minibot sono in contrasto con la moneta reale. Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha rilasciato queste parole in merito ai mini bot nel corso del confronto a Losanna con i giornalisti: "Non sono verosimili, se si potessero fare, li farebbero tutti".
Le dichiarazioni del sottosegretario alla presidenza del consiglio
Il braccio destro di Matteo Salvini ha continuato dicendo che si tratta di una proposta inserita dalla Lega nel contratto di governo. Il 18 giugno Borghi aveva rilasciato queste dichiarazioni sui mini bot: "L'idea sarebbe farli con la legge di bilancio per farli entrare in vigore nel 2020".
Inoltre Borghi ha avuto modo di replicare alle parole di Giorgetti affermando: "Poverino". Gli esponenti del Movimento cinque stelle riguardo alle polemiche createsi all'interno della Lega hanno affermato: "Hanno voluto i Mini-Bot nel contratto, retromarcia sorprendente".
Le dichiarazioni del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi
Lo scorso 6 giugno il presidente della Bce, Mario Draghi aveva spiegato che i mini-bot sono una valuta illegale oppure rappresentano un debito. Viene definita come "non moneta" l'ipotesi mini-bot perché è considerata illegale e non paragonabile all'euro come affermato da Draghi. Il presidente della Banca centrale europea aveva continuato dicendo che tale tipo d’ipotesi provoca seri problemi al debito pubblico.
Mario Draghi ha affermato che chi vuole i mini-bot si avvia verso l'uscita dall'euro, nel caso in cui il Parlamento approvi una mozione di messa in circolazione.
I dati riguardo al bilancio del 2020 che dovrebbe garantire la stabilità per il paese
L'agenzia di rating Moody's ritiene che il bilancio del 2020 debba garantire la stabilità per un paese sottoposto a eventuale infiltrazione nel caso in cui venga adeguato il Def rispetto a quanto stabilito dalla Comissione europea per evitare complicazioni.
Le previsioni del 2,1% nel 2020 e dell'1,8% nel 2021 non sono riconosciute da Moody's che prevede un deficit del pil pari al 2,6% per quest’anno e del 2,7% nell'annata successiva. La commissione europea formula delle ipotesi pessimistiche con un rialzo pari al 3,5% se non vi è un cambiamento nella Politica del governo italiano.
L'unica possibilità consiste nella totale azione di governo che possa garantire gli investitori e indurre la commissione europea a ridare la fiducia all'Italia rilevando una ripresa dell'economia. Si tratta del motivo per cui la legge di bilancio nel 2020 sarà il giro di boa e momento cruciale per la prospettiva di sopravvivenza del governo attuale .