Nel giorno della manifestazione delle Sardine in piazza VIII agosto a Bologna, uno dei fondatori e leader mediatico, Mattia Santori, rilascia un’intervista al quotidiano La Repubblica destinata a far discutere. Santori apre le porte delle Sardine all’invito ricevuto dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a sedersi intorno ad un tavolo per discutere. La giovane sardina, però, pone delle condizioni al Premier, come quella di ridiscutere i decreti sicurezza approvati quando Matteo Salvini era ancora Ministro dell’Interno. Santori, però, non si accontenta, e rilancia anche sulla ancora incerta presenza dei pesci azzurri a Bibbiano il prossimo giovedì 23 gennaio.

La piazza è stata assegnata alla Lega, ma lui dice di non voler arrendersi. Giudizio netto e ambizioso, quello di Santori, anche sulla piazza di Bologna: “Sarà il punto di svolta per la Politica italiana”. Non mancano nemmeno le critiche a Salvini per la “violenza” utilizzata dal capitano leghista sui social network.

L’intervista di Mattia Santori a Repubblica: ‘Sardine a Bibbiano saranno più dei leghisti’

Il questore di Reggio Emilia ha deciso di assegnare la piazza di Bibbiano alla Lega, nonostante fossero state le Sardine a prenotarla legittimamente per il giorno 23 gennaio. Nonostante Salvini se la sia vista sfilare sotto al naso, su quella piazza hanno comunque la precedenza i candidati alle elezioni Regionali come la leghista Lucia Borgonzoni, questo l’ordine del questore.

Ma Mattia Santori, come riferisce a La Repubblica, non si arrende e promette che le Sardine si incontreranno comunque lì vicino e saranno sicuramente più dei leghisti. La richiesta della loro presenza, riferisce, sarebbe partita proprio dagli abitanti di Bibbiano, stufi a suo dire della “gogna mediatica” messa in piedi da Salvini, accusato apertamente di “sciacallaggio” sulla vicenda dei bambini contesi.

Sardine a Bologna ‘punto di svolta per la politica italiana’

Passando a parlare della manifestazione delle Sardine in programma oggi a Bologna, Mattia Santori non nasconde le sue immense ambizioni, considerandola addirittura “il probabile punto di svolta per la politica italiana”. Santori è convinto che le Sardine abbiano “già vinto sul populismo”, considerato che “Salvini va nei bar e si fa selfie, noi riempiamo le piazze”.

La piazza bolognese, dunque, sarà una piazza di pace e non di violenza e, secondo il giovane fondatore, sarà riempita da non meno di 20mila persone.

Le Sardine accettano l’invito di Conte: ‘Vorremmo vederlo presto’

Poi, Mattia Santori si sofferma sull’atteggiamento delle altre forze politiche nei confronti delle Sardine. Il Pd si sarebbe posto in una “posizione di ascolto”, ma anche una parte del M5S, “magari non i vertici”, avrebbe assunto lo stesso atteggiamento. Santori conferma di aver “ricevuto l’invito di Conte”, cosa che “ci ha fatto piacere”. La volontà delle Sardine è quella di “vederlo presto, magari già dopo il voto”, visto che “è stato lui a chiamarci”. L’attivista emiliano, però, pone alcune condizioni: “Un’ottima base di partenza su cui dialogare saranno i decreti sicurezza e i loro effetti negativi.

Togliamo le multe alle Ong, riapriamo gli Sprar”. Ultimo tema trattato è quello del cosiddetto Daspo social. Secondo Santori quello utilizzato da Matteo Salvini contro i suoi avversari è “squadrismo digitale”, ma “la violenza nei social non può essere tollerata”. Il leader della Lega, per concludere, “ha puntato tutto su sé stesso in un plebiscito personale”, come Renzi con il referendum del 2016.