"Matteo Salvini come Pablo Escobar". Si tratta naturalmente solo di una provocazione, ma è questo il paragone azzardato dal giornalista Francesco Specchia. Ospite di Coffee Break, il talk show di La7 condotto da Andrea Pancani, nella puntata di lunedì 3 febbraio, l’attuale direttore di Pop Economy ha commentato le ultime notizie sull’ennesima richiesta di processo nei confronti di Salvini per presunto sequestro di persona ai danni di centinaia di migranti. I casi in questione sono quelli Diciotti, Gregoretti e Open Arms. Per quest’ultimo la richiesta di autorizzazione al parlamento da parte del Tribunale dei Ministri di Catania è arrivata solo due giorni fa.

Mentre per il caso Gregoretti la Giunta per le Immunità del Senato ha già detto sì al processo contro il leader della Lega. Per questo, secondo Specchia, Salvini avrebbe più procure addosso del famigerato narcotrafficante colombiano Pablo Escobar, capo del Cartello di Medellin.

Matteo Salvini paragonato a Pablo Escobar

Il paragone proposto da Francesco Specchia a Coffee Break non mira a colpire Matteo Salvini ma, al contrario, il presunto accanimento dimostrato dai giudici nei suoi confronti. Le accuse di sequestro di persona per aver preso decisioni nel suo ruolo di Ministro dell’Interno nell’allora governo gialloverde, appaiono fuori luogo all’ex collaboratore del quotidiano Il Giornale.

Per questo, sollecitato inconsapevolmente da Pancani, Specchia decide di tirare fuori dal cilindro il nome di Pablo Escobar.

Il leader della Lega come Pablo Escobar ‘ai tempi dei narcos’

“C’è qualcuno che sta cantando vittoria sul fatto che Salvini abbia dei problemi. Come la vedi?”, chiede al collega il conduttore di Coffee Break facendo riferimento all’ultima richiesta di processo contro il leader leghista per il caso Open Arms dell’agosto 2019.

“Praticamente mezzo arco costituzionale” lo vorrebbe processare, risponde deciso Specchia, secondo il quale “sembra quasi che ha più procure addosso lui che Pablo Escobar ai tempi dei narcos, in questo momento”.

Pablo Escobar e i processi di Salvini

Va ripetuto nuovamente, per non lasciare alcun dubbio, che quella di Francesco Specchia è solo una provocazione giornalistica. Pablo Escobar, infatti, passerà alla storia come uno dei più ricchi, potenti e spietati narcotrafficanti del pianeta. Anche se l’epopea della sua ascesa criminale e della sua successiva rovinosa caduta, immortalata nella serie tv ‘Narcos’, ha fatto di Pablo quasi un mito mediatico, ciò non toglie che i suoi crimini non c’entrino nulla con quelli, al momento solo presunti, imputati a Matteo Salvini. Il leader della Lega, intanto, ha dato personalmente sui social l’anteprima della nuova richiesta di processo per il caso Open Arms.