Alessandro Meluzzi, intervenendo ai microfoni di Informazione 365, ha fornito il suo punto di vista sull'emergenza Coronavirus. Lo psichiatra si è soffermato sia sulla situazione sanitaria ed epidemiologica, sia sui risvolti socio-politici.

Ad esempio, rispondendo ad una domanda del conduttore Carmine D'Urso, ha affermato che ci sono persone che, in maniera del tutto inconsapevole e involontaria, hanno beneficiato di quanto accaduto in queste settimane. Tra queste ha citato Giuseppe Conte che, a suo parere, probabilmente avrebbe già perso la leadership del Paese se non si fosse verificata l'epidemia di Sars-CoV-2.

Per Meluzzi sta finendo il 'momento di gloria' dei virologi

Il coronavirus è diventato innegabilmente l'argomento principale di cui si dibatte in Italia e di cui si stanno occupando i media. Ovviamente, i programmi televisivi di approfondimento sono soliti contattare gli specialisti del settore, e ciò ha comportato una sorta di sovraesposizione di virologi, immunologi e scienziati. Meluzzi ha sottolineato come, in fondo, forse siano stati loro, inavvertitamente, a beneficiare del momento, acquisendo una certa notorietà: "Hanno vissuto - ha evidenziato lo psichiatra - il loro momento di gloria che credo finirà presto. L'Italia - ha puntualizzato - è il Paese dell'apparire, dove tutto diventa teatro.

Volendo vedere i protagonisti di questa vicenda, dal Presidente del Consiglio in giù, puoi ritrovare tante maschere della commedia dell'arte".

Secondo Alessandro Meluzzi la maggioranza si sarebbe frammentata

Giuseppe Conte in questa situazione delicata è diventato un punto di riferimento per il Paese. Uno scenario che, secondo Meluzzi, sarebbe dettato dalla circostanza casuale legata al coronavirus: 'Il primo che se ne è avvantaggiato - ha sottolineato il criminologo - è il Presidente del Consiglio".

Lo psichiatra, riferendosi probabilmente a presunti momenti di tensione nella maggioranza prima che scoppiasse l'epidemia, ha spiegato: "Se non fosse stato per l'occasione fortuita o fortunata di questa pandemia o non pandemia, non sarebbe più lì (Conte, ndr). Renzi gli avrebbe già tagliato la testa e sarebbero esplose delle contraddizioni. Questo - ha concluso Meluzzi - ha consentito a lui e Casalino di diventare i salvatori della patria. Di che cosa poi non si sa, ma questo lo giudicherà la storia e il tempo".