La Procura di Bergamo ha avviato nelle scorse settimane un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità penali in merito alla mancata istituzione di una zona rossa tra Nembro e Alzano Lombardo all'inizio della pandemia da nuovo Coronavirus. Oggi 12 giugno a Roma sarà ascoltato il premier Giuseppe Conte: il presidente del Consiglio verrà sentito come persona informata sui fatti.

Nelle scorse ore, a questo riguardo, Conte ha rilasciato diverse interviste ad alcuni giornali italiani, tra cui Il Fatto Quotidiano: l'uomo si è detto assolutamente tranquillo e ha spiegato che anche se tornasse indietro ora, non istituirebbe la zona rossa tra le due cittadine lombarde della Val Seriana, che è una delle zona più colpite in Italia dal virus.

"Ho agito in scienza e coscienza" così ha detto Giuseppe Conte ai giornalisti. Nella giornata di oggi i pm sentiranno anche i ministri della Salute, Roberto Speranza, e dell'Interno, Luciana Lamorgese. "Le cose che dirò ai pm non posso anticiparle" ha riferito Conte ai cronisti.

La situazione appare comunque molto pesante: a gettare benzina sul fuoco ieri il sindaco di Bergamo Giorgio Gori che in un tweet si è lamentato che in Regione "da quando abbiamo segnalato che i decessi reali erano molti di più di quelli "ufficiali", hanno secretato i dati per provincia". Chiamata in causa, la Regione Lombardia ha rigettato le accuse di Gori sostenendo che l'informazione "non è mai cambiata e continua ad essere identica".

Dopo aver sentito tutte le parti in causa, la magistratura tirerà le fila dell'inchiesta.

Conte: 'Ora serve un piano di rilancio'

Il Premier ha poi spiegato che adesso, dopo il lockdown, all'Italia serve un piano per poter rilanciare il paese. Secondo il premier c'è bisogno di "recuperare una visione strategica che vada oltre le misure immediate per superare la grave emergenza sanitaria ed economica, misure in parte già prese e in parte da implementare".

Al quotidiano economico Il Sole 24 Ore il premier ha spiegato che l'Italia in questo periodo ha sofferto molto e proprio per questo si deve tramutare questo momento difficile in opportunità. Il governo, sempre secondo quanto riferito da Conte, prevede un piano molto concreto per il rilancio della nazione. Saranno infatti utilizzati oltre cento miliardi per l'industria e per terminare importanti opere, come la linea ferroviaria Alta Velocità che va da Roma a Venezia.

Il premier: 'Folle pensare a un partito'

A Giuseppe Conte i giornalisti hanno chiesto se sia vero che stia pensando di fondare un proprio partito. Su questo punto il premier è stata lapidario, affermando che pensare ad una cosa del genere, specialmente in questo momento di emergenza, è assolutamente folle. Il presidente del Consiglio ha ribadito che nel corso del suo mandato non hai mai agito per interessi personali o per favorire amici e conoscenti. Il premier ha detto anche che ci sarà un momento in cui il governo si confronterà sull'eventualità se convenga attivare o meno strumenti di finanziamento come il Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità), argomento questo già ampiamente dibattuto sia tra la maggioranza che nell'opposizione.