Ius soli e decreti sicurezza presto sul tavolo del governo. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte risponde alle richieste avanzate dal segretario del Pd, Nicola Zingaretti, all'indomani della chiusura delle urne elettorali. Il Partito democratico, uscito rafforzato dalle elezioni regionali dove è riuscito a mantenere il controllo di Toscana e Puglia, prova adesso a passare all'incasso. Per questo motivo Zingaretti si permette di chiedere di inserire nell'agenda governativa l'introduzione di una nuova legge elettorale, ma soprattutto la modifica dei decreti sicurezza firmati dal governo gialloverde con Matteo Salvini ministro dell'Interno.
Ma si torna a parlare anche di ius soli, vecchio pallino dei dem. Il premier Conte risponde positivamente, promettendo una rapida modifica dei decreti sicurezza.
Le richieste di Zingaretti al governo su ius soli e decreti sicurezza
Niente rimpasto ma una nuova agenda di governo. È questa la richiesta formulata da Nicola Zingaretti all'indirizzo di Giuseppe Conte. Il segretario del Pd sostiene sia necessario aprire una "fase nuova" a Palazzo Chigi, visto che anche il governo sarebbe "uscito rafforzato" da questa tornata elettorale. Dunque, dato l'ottimo risultato ottenuto dal Pd, Zingaretti chiede che sia reso più efficace il "gioco di squadra" perché "serve un salto di qualità e più visione comune".
Al primo posto delle sue richieste c'è l'immediata modifica dei decreti sicurezza firmati dall'allora premier del governo gialloverde su pressione del leader leghista Salvini. Zingaretti non nomina esplicitamente lo ius soli. Ma la replica di Conte fornisce rassicurazioni anche su quello.
Il segretario Pd chiede un 'patto per le riforme'
Il segretario del Pd, oltre alla modifica dei decreti sicurezza, punta molto anche sull'attivazione del Mes (Meccanismo europeo di stabilità), grazie al quale si potrebbe mettere mano alla sanità italiana. Insomma, nella nuova agenda del governo giallorosso dovranno necessariamente essere presenti, secondo Zingaretti, "un grande cantiere con un patto per le riforme" che dovrà portare all'elezione del nuovo presidente della Repubblica nel 2022.
Tra le richieste più sentite c'è sicuramente quella del "superamento del bicameralismo paritario".
Il premier promette di riflettere su introduzione ius soli
Ma sono i decreti voluti da Salvini ad essere al centro delle rivendicazioni zingarettiane. "Al primo Consiglio dei ministri utile si può procedere ad approvare il nuovo testo concordato a luglio - esorta il segretario Pd - come ha già detto a suo tempo il ministro Lamorgese". La replica di Conte su questo punto non tarda ad arrivare. "Li portiamo al più presto in Cdm - promette il premier - abbiamo già concordato un testo di modifica perché vogliamo assicurare ai cittadini italiani la sicurezza, non per ragionare per slogan 'porto aperto, porto chiuso'.
Vogliamo allargare il raggio della sicurezza e della protezione dei cittadini e allargare la protezione dei migranti". Sull'introduzione dello ius soli, invece, la risposta è più secca: "Ci rifletteremo".