Il Festival di Sanremo batte sia la crisi Politica di governo che l’emergenza coronavirus, almeno su social network e mass media. La notizia del giorno, infatti, è la presunta intenzione di Amadeus di rinunciare alla conduzione del Festival della canzone italiana nel caso in cui dovesse essere negata la possibilità al pubblico di essere presente all’interno del Teatro Ariston di Sanremo. A scatenare l’ira del conduttore Rai sarebbe stato il tweet con cui il ministro della Cultura del Pd, Dario Franceschini, ricorda che le regole anti-Covid valgono anche per quel teatro.
Quindi, almeno fino al 5 marzo, non se ne parla (Sanremo si svolgerà tra il 2 e il 6 ndr). Diverse le reazioni politiche alla minaccia di Amadeus. Tra le più dure, quella del deputato dem e componente della commissione di Vigilanza Rai, Michele Bordo. Sarebbero “minacce fuori luogo” quelle del conduttore, secondo il parlamentare.
Il tweet di Franceschini su Sanremo che scatena le polemiche
“Il Teatro Ariston di Sanremo è un teatro come tutti gli altri”, scrive su Twitta Dario Franceschini alle otto del mattino del 28 gennaio. Dunque, prosegue il ministro citando le parole pronunciate il giorno precedente dal suo collega ministro della Salute, Roberto Speranza, “il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri o i cinema”.
Insomma, le regole anti pandemia attualmente in vigore, e valide almeno fino al 5 marzo prossimo secondo quanto stabilito dall’ultimo Dpcm, valgono per tutti, anche per Sanremo. E anche l’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, sarebbe orientato a sposare questa tesi.
Il Teatro Ariston di #Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro @robersperanza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile.
— Dario Franceschini (@dariofrance) January 28, 2021
Il retroscena sulla reazione di Amadeus: sarebbe pronto a lasciare Sanremo
La reazione di Amadeus alla notizia che quasi sicuramente il Festival di Sanremo dovrà tenersi senza pubblico, sarebbe arrivata quasi immediatamente.
Non si tratta però di dichiarazioni ufficiali, ma solo di voci raccolte nel ‘dietro le quinte’ del Festival tra i collaboratori del conduttore. Amadeus starebbe valutando l’ipotesi di lasciare la conduzione di Sanremo se non ci dovesse essere il pubblico. Intenzione al momento tutta da confermare.
Le reazioni politiche contrarie al conduttore
Pur mancando dell’ufficialità, la notizia della dura presa di posizione di Amadeus contro le dichiarazioni di Franceschini e Speranza, sta scatenando diverse reazioni politiche. Da segnalare, come già accennato, quella del compagno di partito del ministro della Cultura, il deputato Michele Bordo. “Si metta l'anima in pace Amadeus - attacca così il conduttore - le sue minacce di lasciare la conduzione del Festival se non dovesse essere consentito al pubblico di partecipare sono davvero fuori luogo”.
Ma anche il collega deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, ci va giù pesante avvertendo che “celebrare Sanremo a tutti i costi all'inizio di marzo avrebbe effetti deleteri sulla provincia di Imperia e sull'intera Liguria. Prevedere infatti di celebrare il Festival al Teatro Ariston con alcuni figuranti e privando quindi la città e il territorio di quell’indotto straordinario che genera il Festival, significherebbe mettere in pratica un atto di egoismo da considerarsi irricevibile”.
E Selvaggia Lucarelli ci mette il carico sui social. “Qualcuno dica ad Amadeus che se ce l’ha fatta Floris senza pubblico ce la può fare anche lui”, ironizza la giornalista su Twitter.
Qualcuno dica ad Amadeus che se ce l’ha fatta Floris senza pubblico ce la può fare anche lui.
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) January 28, 2021