Mercoledì il premier inglese Boris Johnson ha annunciato l'avvio del cosiddetto "Piano B" nella lotta contro il Coronavirus. Si tratta di un netto cambio di rotta per il governo britannico, uno degli ultimi in Europa che ancora non aveva applicato restrizioni per i non vaccinati. I nuovi provvedimenti varranno solo per l'Inghilterra in quanto Galles, Scozia e Irlanda del Nord avevano già deciso di adottare misure più stringenti prima della decisione di Downing Street.

L'annuncio di Johnson

Il primo ministro inglese ha dichiarato che le nuove misure servono per contrastare la diffusione della variante Omicron, che starebbe "crescendo molto più velocemente" della variante Delta e potrebbe portare a un incremento di ospedalizzazioni e morti.

Johnson ha aggiunto che per ora si sa poco di questa variante, ma che il Piano B adottato è "proporzionato e responsabile".

Il governo britannico aveva sperato che l'accelerazione sui richiami vaccinali sarebbe bastata, da sola, ad evitare nuove restrizioni durante il periodo natalizio. Ma l'impennata dei nuovi casi di variante Omicron (che, in base alle prime analisi, raddoppierebbero ogni tre giorni circa) ha determinato un deciso cambiamento nell'approccio del Regno Unito alla pandemia. Sebbene si tratti di regole ben lontane da quelle in vigore diversi mesi fa, di fatto rappresentano per Johnson una decisione politicamente rischiosa.

Mascherine al chiuso, smartworking e green pass "light"

A partire da venerdì 10 dicembre le mascherine diventeranno obbligatorie nella maggior parte dei luoghi pubblici al chiuso, ad eccezione dei posti nei quali è poco pratico usarle (come ristoranti e palestre). Il governo, inoltre, chiede che dal 13 dicembre tutti quelli che ne hanno la possibilità lavorino da casa.

Un'altra novità consiste nell'introduzione di una forma di green pass. A partire da mercoledì 15 dicembre, infatti, per partecipare a grandi eventi o entrare in locali notturni sarà necessario provare di aver completato la vaccinazione o, in alternativa, presentare il risultato di un tampone negativo. Poco dopo l'annuncio di queste misure, che dovranno comunque essere approvate dal parlamento, l'app per scaricare di Covid pass è andata in tilt a causa del forte aumento delle richieste.

Lo scandalo del presunto party a Downing Street

Secondo alcuni osservatori, le ultime mosse di Boris Johnson servirebbero non solo per arginare la variante Omicron ma pure per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dalla presunta festa di Natale tenutasi lo scorso anno a Downing Street, in un periodo in cui il Regno Unito si trovava in lockdown e i regolamenti anti-Covid vietavano le feste al chiuso.

Per giorni i ministri del governo britannico hanno provato a giustificarsi affermando che non si trattava di un party vero e proprio e che nessuna norma era stata violata. Ma la recente diffusione di un video che ritrae la portavoce del premier Allegra Stratton che, improvvisando una finta conferenza stampa, scherza con i membri dello staff su come poter giustificare quel party di fronte all'opinione pubblica, non ha fatto altro che aumentare le reazioni di sconcerto e indignazione.

Dinanzi agli ultimi avvenimenti, cresce il disorientamento all'interno degli stessi conservatori, tanto da spingere i nazionalisti scozzesi a chiedere le dimissioni di Johnson. Da parte sua, il primo ministro si è scusato per il video e si è detto "furioso" per le immagini viste, "per l'impressione fornita" e "per l'offesa arrecata al Paese". In una seduta alla Camera dei Comuni ha inoltre promesso che sarà svolta un'indagine interna, sottolineando comunque di aver ricevuto "ripetute rassicurazioni" che "non c'è stato alcun party" e che "nessuna regola è stata violata".